VIAREGGIO. ‘Congelamento’ per 36 mesi dagli obblighi di pagamento nei confronti di istituti bancari e finanziarie e ‘cancellazione’ della segnalazione alla centrale dei rischi che interdice l’accesso al credito per cinue anni: due proposte forti, decise, per sostenere famiglie, imprese e artigiani in difficoltà. “Il rapporto tra banche ed imprese, banche e persone fisiche si è completamente stravolto”, analizza Massimiliano Simoni, candidato alla Camera per Futuro e Libertà per l’Italia (lista Monti) alleprossime elezioni in programma il 24 e 25 febbraio.

“Siamo ostaggi delle banche e del freddo rating che decide se un’impresa, se una famiglia, può andare avanti, se può vivere, o se deve scomparire soltanto in base a parametri e calcoli che non tengono minimamente in considerazione ne le capacità imprenditoriali, ne tanto meno, la serietàdelle persone. La crisi ha accantonato quei valori che un tempo erano fondamentali per valutare le persone; è brutale quello che sta succedendo amigliaia di famiglie e migliaia di imprese.

“Concedere credito non è più un investimento, è considerato un rischio.” La proposta di Futuro e Libertà per l’Italia è altrettanto ‘brutale’: “Credo che ogni buon cittadino, serio, abbia intenzione di onorare il suo debito”, spiega Simoni. “Arrivi però ad un punto, oggi, in cui l’onore non basta e a volte nemmeno il lavoro, il sacrificio, l’austerity. Chiudere i rubinetti, non concedere credito, pretendere a condizioni impossibili la restituzione del credito, credo sia l’equivalente di una condanna a morte.”

L’amnistia bancaria è una soluzione che Futuro e Libertà per l’Italia intende proporre a livello nazionale. “Siamo stanchi di essere ostaggi delle banche”, conclude Simoni. “Dovrebbero sostenere le imprese e le famiglie, non aiutarle a sprofondare nel momento più difficile della nostra storia.”

(Visitato 16 volte, 1 visite oggi)

VASSALLE (FLI): “AIUTIAMO LE IMPRESE A RESPIRARE, BASTA CON I VENDITORI DI FUMO”

RIVIERI (LA DESTRA): “SE VADO IN SENATO PROPONGO LA LIBERTÀ DI DIFESA IN CASO DI VIOLAZIONE DELLA PROPRIA CASA”