(foto Pomella)
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LIDO DI CAMAIORE. Qualcuno vuole ‘tornare’ in Passeggiata, tanti altri preferiscono restare in viale Kennedy. Si riaccende la discussione sullo spostamento del mercato settimanale del lunedì.

A parlare è Pier Francesco Pardini, capogruppo Udc. “La prossima settimana inizieremo a raccogliere firme degli ambulanti, pronti a formare un comitato per impedire che il mercato torni in Passeggiata. Visto il materiale di cui è formata, sarebbe assurdo farci salire banchi e furgoni. Nel giro di poco tempo i danni sarebbero enormi. Inoltre mancherebbero i parcheggi e, d’estate, sarebbe il caos”.

Dice la sua anche Giampaolo Bertola, ex sindaco di Camaiore. “La Passeggiata di Lido – ricorda – è fatta col materiale che ho ereditato da Ceragioli,  e che non potevo modificare: travertino spesso 3 centimetri. Che ci si metta il mercato sopra, rovinando tutto, non l’accetto prima di tutto come camaiorese, che tiene al suo territorio. Per quanto mi riguarda sono pronto a fare denuncia alla corte dei conti se davvero metteranno i banchi del mercato sul lungomare, perché è una scelta che deturpa qualcosa che esiste, che è bello, che i cittadini hanno pagato e che ci invidia tutta la Versilia. Metterci il mercato significa vedere la passeggiata triturata nel giro di pochi mesi”.

Pardini mette poi in guardia sui costi e le spese in aumento, anche per i commercianti in pianta ambulante. “Nell’ultimo documento approvato dal consiglio l’hanno fatto sparire. Ma nelle precedenti bozze – dice Pardini – si parlava di un aumento, per i soli ambulanti di Lido, del suolo pubblico da 0.27 euro al metro quadro a quasi il doppio: 0.47 euro al metro quadro”. Di media un banco è di dimensioni 6 metri per 4, ma in viale Kennedy molti arrivano a 7 metri per 4,50. “Si giustificava questo aumento – dice Pardini – proprio con lo spostamento, visto che la Passeggiata è più fragile. Nell’ultimo documento, ripeto, questi aspetti sono spariti: ma resta chiaro che è questa la direzione che intende prendere l’amministrazione. Oltre al danno la beffa insomma – conclude il capogruppo Udc – : spostati contro la loro volontà, e costretti a pagare di più a causa di questo spostamento coatto”.

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