VIAREGGIO. L’operazione “Salviamo la Bimba che aspetta”, lanciata in Rete con una seguita pagina Facebook dallo storico dell’arte Riccardo Mazzoni – catalogatore per la Soprintendenza nel biennio 1999-2000 del patrimonio scultoreo e architettonico del complesso cimiteriale viareggino, uno dei più importanti tra quelli di origine ottocentesca dell’intera Italia centrale – e dall’Associazione Culturale “Terra di Viareggio” ha avuto buon esito.

Grazie a una bella sintonia tra la Soprintendenza, l’ASP del Comune di Viareggio che gestisce i servizi cimiteriali e gli eredi di Eugenio Barsanti, committente nel 1894 della più che centenaria bambina di marmo, residenti fuori città, si è giunti all’assegnazione dell’incarico per il delicato restauro a Massimo Moretti, esperto di materiale lapideo, che ha al suo attivo importanti interventi su capolavori dello scultore rinascimentale lucchese Matteo Civitali. Com’è noto, intorno alla poetica statua, opera dello scultore carrarese Ferdinando Marchetti, si sono cristallizzate nel tempo una serie di voci e storie che l’hanno eletta al rango di piccola icona dell’immaginario popolare viareggino.

Prossimamente “Terra di Viareggio” organizzerà una serie di eventi mirati al recupero di altri importanti monumenti, a partire da quelli abbandonati per mancanza di eredi, dando vita a un circolo virtuoso in cui i cittadini si fanno promotori attivi della salvaguardia del proprio patrimonio storico-artistico.

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