(foto Mario Giannecchini)

LETTERA DI UNA VIAREGGINA AI CONCITTADINI: “SIATE PROPOSITIVI PER FAR RISORGERE VIAREGGIO”

(foto Mario Giannecchini)
(foto Mario Giannecchini)

VIAREGGIO. “Amo la mia città e la vorrei vedere risorgere.” Inizia così una lettera scritta da una lettrice, Alice Dubbiosi, che si rivolge ai viareggini.

“Vorrei una città pulita ed ordinata; vorrei una città sicura ed accogliente; vorrei piazze con aiuole fiorite e curate e fontane con giochi d’acqua e di luce; vorrei una città viva tutto l’anno con eventi culturali, di musica, spettacolo, eno-gastronomici ecc.; vorrei una città dove i trasporti pubblici funzionassero; vorrei una città con più piste ciclabili; vorrei una città dove fosse possibile trovare un parcheggio e lo stesso potesse essere gratuito; vorrei una città in cui le pinete fossero spazio per vivere, giocare, fare sport; vorrei una città dove la passeggiata e il molo fossero luogo di incontro e svago; vorrei una città con persone competenti, attente e pazienti dietro le scrivanie degli uffici; vorrei una città con spazi dedicati alle persone di ogni età; vorrei che anche gli sport ‘minori’ avessero spazi propri e non fossero costretti nelle scuole pubbliche; vorrei un lago vivo con ninfee e pesci; vorrei una città i cui prodotti cantieristici e vivaistici potessero tornare a fiorire.

“Viareggio, la perla del Tirreno, è stata tutto questo in passato: i Savoia ed i Borbone l’avevano eletta come una delle loro dimore, il turismo balneare si è sviluppato qui; il Festival della canzone italiana è nato qui; la cantieristica esportava in tutto il mondo; il Carnevale era unico nel suo genere e americani e giapponesi venivano a gareggiare con i loro fuochi pirotecnici; i film venivano girati qui come a Cinecittà; i grandi artisti come Callas, Tebaldi, Del Monaco si esibivano al nostro teatro Politeama; c’erano importanti eventi di tennis, la Viareggio-Bastia-Viareggio che attraevano turisti e atleti.

“Io farò del mio meglio perché questo possa tornare realtà e voi, cittadini di Viareggio, nel vostro piccolo, nel vostro quotidiano, non siate rassegnati: siate attivi e propositivi ed impegnatevi per avere quella città che Viareggio vorreste che fosse.”

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