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VIAREGGIO. “Gli arresti dei giorni scorsi, sia quelli riferiti al clan Saetta che quelli dei Casalesi ci sbattono in faccia una realtà estremamente allarmante, abituati a misurarci con gli scippi, i furti di rame e nelle case, le violenze tra immigrati. Ed ecco invece emergere l’usura, il racket, l’estorsione, il controllo degli appalti, ovvero la mafia con le sue classiche attività, come denuncia il Questore. O meglio le mafie che dal sud hanno esteso i loro affari anche al centro nord e noi sappiamo bene che la Versilia è da tempo nei loro giri.” Lo denuncia Andrea Antonioli, esponente viareggino di Sinistra Ecologia Libertà.

“Se un anno fa Don Brunini con la sua marcia per le strade del Varignano lanciava un grido di allarme e chiedeva a tutti impegni precisi, oggi che la rete criminale si manifesta in tutta la sua dimensione bisogna fare un ulteriore passo avanti in tutte le direzioni e soprattutto laddove non è stato fatto nulla.

“In primo luogo mi preme sottolineare come sia stato fatto poco o nulla per contrastare la crisi e dare risposte alle emergenze sociali come la casa ed il lavoro che generano quella disperazione in cui la criminalità piccola e grande attecchisce e si alimenta. Le iniziative del Caracol, dell’Unione Inquilini, il tavolo della legalità, le associazioni del Volontariato e la scuola sono importanti, così come rappresenta un segnale estremamente positivo la costituzione di un presidio di Libera a Viareggio, ma mancano all’appello una parte delle istituzioni con le loro responsabilità.

“Dopo l’immobilismo e poi il fallimento della giunta Lunardini, oggi abbiamo in Comune un commissario prefettizio che governa in questa fase transitoria. Dal commissario non possiamo pretendere quelle scelte politiche necessarie a far ripartire l’economia che Lunardini non ha mai fatto e che invece dovrà assumere rapidamente la nuova amministrazione che scaturirà dalle elezioni di fine maggio, ma intanto un tavolo con le parti sociali e le categorie economiche in merito alle misure di contrasto alla crisi per favorire una ripresa in settori nodali come la nautica, il turismo, il commercio, potrebbe essere avviato, così come sul bilancio comunale 2013 con le sue ricadute in termini di tasse, tariffe pubbliche, interventi sociali che si riflettono sulle famiglie e sulle imprese.

“Anche perché è evidente che questo bilancio preventivo, come il consuntivo 2012 dovrà essere fatto dal commissario e sarebbe bene con una maggiore partecipazione della città rispetto al precedente che ha taglieggiato le famiglie e le piccole imprese a partire dalla regolamentazione Imu che deve essere assolutamente modificata.

“Ma dal commissario possiamo aspettarci anche altro, come ad esempio l’applicazione dei protocolli sugli appalti e la puntuale verifica dell’applicazione della legge in merito alle pratiche edilizie private. Su questi temi il sindacato insiste da tempo sentendosi spesso rispondere che ‘intralciano’, che ‘complicano’ e talvolta anche quando si arriva alla firma di un accordo, poi si evita accuratamente di farlo rispettare.

“Il legame tra la criminalità organizzata ed il settore degli appalti pubblici e dell’edilizia in generale, denunciato da tempo, è oggi sotto gli occhi di tutti. E allora facciamo qualcosa di concreto, non solo discorsi, le leggi ci sono, i protocolli proposti dal sindacato sono da mesi, se non anni nelle mani degli amministratori pubblici della versilia e dei dirigenti degli Uffici Tecnici: è arrivato il momento di sottoscriverli perchè la trasparenza nel sistema degli appalti pubblici, il rispetto della sicurezza nei cantieri, delle norme previdenziali e del contratto di lavoro, sono indispensabili per i lavoratori e per le ditte serie ed oneste e costituiscono la prima fondamentale misura di prevenzione della criminalità organizzata.

“Sarebbe bello se dal commissario prefettizio di Viareggio, che è persona con grande esperienza nel contrasto alle infiltrazioni mafiose, venisse un forte segnale in questa direzione. Sarebbe un messaggio importante per Viareggio, la Versilia ed anche per chi opera nell’illegalità.”

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