MASSAROSA. Mauro Talini, ciclista insulino dipendente, pedala in solitaria attraverso il Sud America dal 1° gennaio 2013 e arriverà a Produe Bay-Alaska ad Agosto dopo aver percorso 25mila kilometri. Mauro, partito da Ushuaia – Argentina, ha già percorso circa ottomila kilometri in due mesi passando da Santiago del Cile e ora è arrivato a Lima, capitale del Perù. Il paesaggio muta continuamente, come il grado di povertà dei paesi che attraversa, quello che non muta è che Mauro continua a portare i suoi messaggi “Diabets no limits” – continuare a dimostrare che il diabete non è un limite e promuoverne la prevenzione con lo sport -, “Povertà no limits” – continuare a raccogliere fondi a sostegno dei progetti educativi rivolti ai bambini nelle Missioni in Brasile, Argentina, Messico e Bolivia dove le Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe operano da diversi anni – e “L’Amore crede nell’impossibile” pedalando per le Missioni di Aipk Onlus.

Per raggiungere Lima Mauro ha dovuto superare deserti, sali e scendi continui, alte temperature, scarsità d’acqua, e soprattutto alimentazione non adatta a un diabetico: nell’ultima settimana la glicemia gli ha dato qualche problema, a causa della scarsa varietà e qualità di cibo che si riesce a reperire e degli sforzi che compie giornalmente (pedala in media per 130 km al giorno). Il diabete è per Mauro un compagno di viaggio con cui gareggiare, ed è il tema di tante sue chiacchierate con le persone che incontra, per sensibilizzare, per insegnare e per capire, perché nei paesi poveri è così poco conosciuto da creare grossi danni: l’informazione è sempre la migliore prevenzione.

Alcuni paesi che attraversa sembrano deserti, altri pieni di taxi/ape e venditori di gelati in bici, in alcuni si sente un marziano, in altri ci sono molte bici a 3 ruote con cui si trasporta di tutto; la povertà a volte è estrema, molta vita in strada per i bambini e tante persone che aspettano: “L’attesa è una qualità che possiamo imparare dal popolo sudamericano”, racconta Talini sul suo blog. “Sono senza fretta, anche troppo, forse: per esempio, in un ristorante, in un locale, magari sono in quattro a servire e per un caffè passa più di 10 minuti. Lenti, senza stress. Sulle strade, poi, uno lavora e gli altri guardano: li vedi aspettare ai bordi delle strade un passaggio e se non arriva riprovano domani. Noi europei e loro dobbiamo trovare la via di mezzo.”

Lima è una città caotica e labirintica e con un traffico infernale. Mauro, però continua ad attirare le persone: non tutti i giorni vedono un italiano in tenuta ciclistica con una bici stracarica che parla di diabete attraversando tutta l’America. La ricerca del Glucagen/Glucagone, che si sperava fosse reperibile nella capitale, risulta vana. Per fortuna i Preti Missionari della diocesi di Como in missione nella periferia di Lima lo stanno aspettando e lo ospitano, aiutandolo a trovare un buon meccanico per la bici che va sistemata.

“Partenza prestissimo: è ancora notte, l’albergo in cui ho dormito un po’ così”, prosegue Talini nel suo blog. “Arrivo nella piazza principale verso mezzogiorno in un traffico infernale, vivo. Poi foto rituali nella piazza principale con varie conoscenze tra cui un fotografo che sta con me quasi un’ora. Nulla da dire, nel popolo il messaggio “Diabetes No Limits” galoppa.

“Sono ospite dai Preti Missionari della diocesi di Como in missione nella periferia di Lima: parlando parlando, una frase di Don Ivan mi ha colpito. ‘L’orgoglio e l’egoismo muoiono cinque minuti dopo che è morto l’uomo’. Forza Amigos Italianos: anche questi preti lottano, credono e soprattutto testimoniano l’amore per l’umanità. Il Perù è una realtà difficile ma l’amore crede nell’impossibile.”

L’avventura meravigliosa continua e un uomo straordinario pedala, pedala e pedala: è legata a questo primo tratto del suo percorso la raccolta fondi per realizzare, all’interno del centro sociale “La Città della Speranza”, il corso d’informatica che permetterà ai bambini del centro un apprendimento etico, morale e sociale che accresca la conoscenza culturale e professionale e favorisca la consapevolezza di cittadino attivo.

Grazie a tutti i sostenitori è stato raggiunto il primo obiettivo: far partecipare al corso “Informatica per i più piccoli” 30 bambini di Riacho Grande, ma ne mancano ancora 150.

È possibile sostenere Mauro anche con le donazioni online o tramite bonifico bancario e postale per fare in modo che anche i bambini delle missioni possano crescere certi che i limiti si possono superare.

Bonifico Bancario: Banca Popolare Etica – filiale di Bologna IBAN IT08K050 1802 4000 0000 0128 856
Bollettino Postale: CCP 39626726
Intestato a: A.I.P.K. Onlus viale Giovanni XXIII, 19 – 40037 Borgonuovo – Sasso Marconi BO

 

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ultimo aggiornamento: 07-03-2013


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