VIAREGGIO. L’indagine  ha avuto il suo inizio nella tarda primavera dell’anno 2012, quando il personale della squadra anticrimine ha notato che alle frontiere aeree nazionali venivano bloccati e respinti cittadini albanesi che si presentavano, per espatriare con voli diretti in altri paesi europei , muniti di documenti di identità italiani poi risultati denunciati come rubati o smarriti, che si riferivano ad italiani abitanti in Versilia

 

Così sono stati attivati i primi accertamenti che, erano riassunti con una prima informativa, dell’agosto dello stesso anno , diretta alla Procura della Repubblica di Lucca che ha aperto un fascicolo processuale.

Gli accertamenti dal personale del settore investigativo della squadra anticrimine del Commissariato di Polizia di Viareggio hanno permesso quindi di verificare che ad organizzare il traffico di albanesi clandestini, facendoli giungere in Italia, procurando loro documenti italiani denunciati come smarriti o rubati e sui quali venivano apposte le loro foto ed a riuscire ad organizzare loro la partenza aerea per paesi dell’Unione , erano principalmente altri cittadini albanesi, da tempo trapiantati in Versilia di età compresa tra i 30 e i 21 anni, domiciliati nei Comuni di Viareggio e Camaiore.

Così è stato accertato che, attraverso un vero e proprio collettore in Albania che, dietro il pagamento di quote di denaro variabili, ma nell’ordine di diverse migliaia di euro a persona,organizzava i propri connazionali facendoli giungere in Italia con i loro documenti in regime di visto e che nel nostro paese venivano accolti da uno degli arrestati, che li muniva di falsi documenti italiani per permettere il loro ingresso in altri paesi dell’Unione Europea anche rappresentavano la loro destinazione finale

In tale periodo sono stati individuati oltre 40 casi di cittadini albanesi clandestini con documenti italiani falsificati che erano stati bloccati in aeroporti italiani mentre cercavano di imbarcarsi su voli diretti , appunto nel Regno Unito.

Le indagini di questo Commissariato, sotto la costante direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Lucca dr. Fabio Origlio , hanno permesso  di individuare, anche in altri paesi della Comunità, ( con le cui autorità di Polizia aeroportuali era stata sollecitata la collaborazione) cittadini albanesi che, utilizzando documenti falsificati italiani, cercavano di imbarcarsi per raggiungere i paesi del Regno Unito .

Diverse le persone, a vario titolo, invischiate con l’indagine della Polizia.

(Visitato 25 volte, 1 visite oggi)

LUTTO A STAZZEMA, MUORE L’EX SINDACO BERTELLI

“MANCANO I SOLDI PER I SERVIZI SANITARI”. L’APPELLO DELLA MISERICORDIA