LUCCA. È stato raggiunto l’accordo che rende possibile salvare l’Artigiana Viareggina, uno storico calzaturificio versiliese che produce scarpe da uomo e da donna di altissima qualità.

Dopo una crisi di natura economica che ha portato l’azienda a chiedere la cassa integrazione per i suoi 42 dipendenti e ad avanzare la richiesta di concordato, questa mattina (lunedì 11 marzo), a Palazzo Ducale, alla presenza dell’assessore provinciale allo sviluppo economico Francesco Bambini, è stato siglato l’accordo grazie al quale subentrerà in una nuova società l’azienda Da.Ma., autorizzata dal Tribunale, la quale prenderà in affitto lo stabilimento e rileverà il marchio della ditta.

Due i punti cruciali di questo accordo: la ripresa dell’attività produttiva e l’iniziale assorbimento di parte dei dipendenti, con l’impegno ad assumere, in futuro, tra i lavoratori attualmente in forza all’Artigiana e collocati in cassa integrazione.

“Siamo soddisfatti per questo accordo che permette il mantenimento di un’unità produttiva di storica e di qualità, nonché per la salvaguardia dei posti di lavoro”, dichiara Bambini. “Ci auguriamo che le condizioni di mercato consentano gradualmente l’assorbimento di buona parte degli attuali dipendenti.

“In questa prima fase, infatti, saranno ricollocati da subito 19 dei lavoratori in forza all’azienda, con l’impegno di reimpiegare anche gli altri, quando si verificheranno le condizioni.”

Un accordo, quello di stamani a Palazzo Ducale, che permette anche il superamento delle polemiche con il sindacato che si erano verificate nei giorni scorsi. “Dopo mesi di lavoro è stata trovata un’intesa che permette di far proseguire l’attività e salvaguarda, al tempo stesso, anche la qualità occupazionale, rispetto agli standard raggiunti con l’Artigiana Viareggina”, commenta Franco Galeotti della Filctem-Cgil di Lucca. “L’auspicio, adesso, è che la nuova azienda possa posizionarsi positivamente sul mercato, in modo che possano venire ricollocati anche altri lavoratori, oltre a quelli previsti inizialmente.

“Aspettiamo, infine, la nomina da parte del Tribunale, del Commissario, sia per quanto concerne le spettanze dei dipendenti con la precedente azienda, si per quello che riguarda il destino dei lavoratori che, al momento, non vengono rioccupati.”

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