VIAREGGIO. “Insieme ad un gruppo di amici – Luigi Miliani, Alessandro Bongiorni – e con l’aiuto di tanti carnevalari volontari ho ristrutturato, intitolato e gestito la torretta di Brunello per tre anni, affidando la parte pubblicitaria a Publistampa di Egidio Lossi, colui che solca con la barchetta di Radio Spiaggia il mare seguendo la rotta di Brunello Romani, coorganizzatore della sfilata in barca durante l’estate in memoria di Brunello e affidando la nuova veste grafica a Lineagrafica.” Inizia così un lungo intervento di Marco Simeone della squadra presentatori della Fondazione Carnevale in merito alla vicenda della torretta di Brunello.

“Non abbiamo mai chiesto alcun contributo comunale o alla Fondazione Carnevale: anzi, per quest’ultima c’è stato anche un piccolo guadagno economico. Nessun aiuto da chi oggi si adopera sulla stampa locale per creare polemiche inutili, senza sapere minimamente lavorativamente ed economicamente parlando, cosa c’è dietro ad un progetto che appare semplice. A chi oggi si prodiga di consigli, mi viene da chiedere: dove eravate anni fa, quando la torretta era caduta nel dimenticatoio? Bello cavalcare il lavoro fatto da altri, vero.

“Presentammo questo progetto al solo scopo di ricordare e rendere omaggio alla vera ed unica voce del Carnevale Brunello Romani, figura ricordata solo da una targa fatta dal grande movimento dei Carnevalari: troppo poco, secondo noi. Figura troppo spesso citata per aumentare il proprio interesse d’immagine, senza aver mai fatto nulla di concreto.

“Tengo a precisare che la Fondazione Carnevale e soprattutto il presidente Santini hanno fortemente appoggiato e approvato il nostro progetto: tengo a precisarlo perché la Fondazione non merita, in questo caso, gli attacchi fatti. Capisco la delusione degli amanti del carnevale, me per primo, nel non vedere un pezzo di storia istallato, ma ricordo anche molto bene i periodi in cui la torretta funzionava. Ricordo le lamentele, le telefonate di quanti dicevano che dava fastidio, ricordo bene i cavi continuamente tranciati, ricordo le minacce, ricordo anche ostruzionismo da organi comunali. E mi domandavo: la città la vuole? Ora tutto d’un tratto ci si accorge che manca.

“Quest’anno la situazione comunale di Viareggio con l’arrivo del commissariamento ha complicato e ritardato molto, come del resto è accaduto anche per quanto riguarda il Carnevale, tutte le operazioni per poter istallare la torretta da dicembre fino a Pasqua e in aggiunta c’è stato anche il problema dei lavori di rifacimento della passeggiata con trancio dei cavi da piazza Mazzini alla Burlamacca rendendo mute tutte le casse audio in questo lungo tratto di passeggiata. La Fondazione Carnevale si è subito adoperata per risolvere il problema intimando fin da subito al comune di riparare il guasto, ma è rimasta lettera morta e vorrei ricordare che i costi per ricablare e cambiare i diffusori audio sono alti e quest’anno non era proprio il caso di fare spese rimandabili.

“Dico questo anche per chi, nonostate l’ottimo lavoro fatto dalla Lit, si è anche lamentato del fatto che non si sentisse bene durante il corso, compresi i verdetti: in alcuni casi è vero ma l’impiantistica va riprogettata ed è costosa e i lavori di manutenzione della passeggiata hanno creato non pochi danni.

“A chi si prodiga sulla stampa locale lamentandosi di tutto e tutti, dalla torretta ai presentatori, a chi si prodiga di progetti per il futuro che non nascono dalla vostra mente ma che son già stati presentati e apprezzati in Fondazione voglio chiedere: dove, o meglio, perché non avete agito quando potevate?,Vi siete limitati a fare il compitino come a scuola. Bravi.

“Colgo anche l’occasione, quale responsabile del palco e dei presentatori del Carnevale appena concluso, di fare indistintamente a tutti – Daniele Maffei, Stefano Pasquinucci, Enzo Ferrari e Martina Porcelli, preziosa collaboratrice – i miei complimenti per l’ottimo spirito di gruppo e per l’ottima conduzione, ricordando a chi critica tanto che questi ragazzi si preparano minuziosamente per far bene il loro compito, che ognuno ha il suo stile e che dietro c’è un lavoro di tutta la Commissione Tecnico Artistica che a volte dura fino a tarda notte, che soggettivamente può piacere oppure no ma che va sempre rispettato in quanto vero motore della manifestazione, provare per credere.

“Tornando alla torretta, arrivando alla stesura del carnevale 2013, io per problemi personali mi sono a malincuore tirato indietro e la Fondazione Carnevale ha indetto un regolare bando che però prevedeva l’istallazione, per i problemi sopra citati, da gennaio a fine Carnevale: per quanto ne so, il bando è andato deserto. Concludendo, credo, ed è il mio personale pensiero, che il problema del bando deserto sia dovuto al fatto che con i tempi d’oggi e i costi lievitati la torretta abbia bisogno almeno di quattro mesi di lavoro pieno.

“Mi spiego meglio: la torretta costa e pure molto,istallazione,manutenzione,riparazioni vandaliche,siae,imposta comunale sulla pubblicità, suolo pubblico, energia elettrica, telefono, tasse varie, burocrazia, cifre alte che al tempo d’oggi obbligano ad una istallazione di almeno quattro mesi per rientrare in tutte le spese.

“Detto questo, credo che per il futuro, chiunque verrà, si dovrà sedere a tavolino e studiare una strategia che porti alla futura istallazione della torretta. Tutto deve essere indirizzato al solo ed unico scopo di omaggiare Brunello e di rendere bella la manifestazione Carnevale di Viareggio mettendo da parte una volta per tutte gli interessi personali e d’immagine: il Carnevale è di tutti è della città e questo non è barattabile. Si deve lavorare tutti per la manifestazione, non per farsi belli o con secondi fini.

“Basta con inutili polemiche che fanno male anche alla famiglia del grande Brunello. Ci riusciremo?”

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