VIAREGGIO.  “La Viareggio Patrimonio ha illegittimamente applicato l’Iva sulla Tariffa di igiene ambientale”. Recita così la sentenza del giudice di pace Maria Assunta Grillai nei confronti della società interamente partecipata dal Comune, sul fronte Tia e relativa Iva ancora presente sulle bollette del costo smaltimento rifiuti. Come si legge sul quotidiano “Il Tirreno”, è stato accolto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini assistiti dall’avvocato Fabrizio Miracolo.

La Viareggio Patrimonio dovrà quindi  restituire cifre che vanno da 408,05 euro a 89,10 euro “oltre – come scrive ancora il quotidiano –  la rivalutazione monetaria secondo gli indici Istat di anno in anno vigenti e oltre gli interessi moratori compensativi da computarsi su ciascun importo annualmente risultante, dalla data dei singoli versamenti a quelli dell’effettivo rimborso”.

Più la Viareggio Patrimonio attenderà nell’adempiere alla sentenza e agire nel senso indicato dalla sentenze, e maggiore sarà quanto dovrà sborsare ai cittadini che hanno vinto il ricorso. La società presieduta da Stefano Lazzeri è stata anche condannata al pagamento delle spese legali sostenute dai cittadini, pari a e in 1.275 euro oltre le spese generali come da legge.

Il giudice di pace, nell’accogliere il ricorso relativo agli anni dal 2009 al 2012, ha voluto sottolineare come risultasse che i richiedenti avessero fatto domanda alla Viareggio patrimonio per ottenere il rimborso “di quanto versato e non dovuto”, ma “tali domande sono rimaste prive di riscontro”. Nel motivare la propria decisione, il giudice di pace sottolinea anche “come quanto pagato in eccesso dai contribuenti costituisce indebito oggettivo ai sensi dell’articolo 2023 del codice civile”. A stabilire che l’Iva sulla Tia non è dovuta è stata, nel 2009, la Corte Costituzionale. Nel 2012 è poi arrivata la sentenza della Cassazione (numero 3756 del 9 marzo) a dire la parola definitiva. Le società che gestiscono la riscossione della Tia per i Comune, però, per la maggior parte continuano a richiederla. Presentato il ricorso – si legge ancora su Il Tirreno – la Viareggio Patrimonio si è vista dare torto. Ora, per i cittadini ai quali il giudice di pace ha appena dato ragione, si apre l’ardua strada per arrivare ad ottenere davvero quanto disposto dalla sentenza ottenuta dall’avvocato Miracolo.

 

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