VIAREGGIO. Venerdì 22 marzo alle 15.30 nei locali del Gran Caffè Ristorante Margherita e Libreria Mondadori di Viareggio, , si terrà la raccolta fondi per il film tratto dal libro “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani.  Saranno presenti: Mario Zanot, regista del film e Max de Martino promotore del film e coordinatore del sito www.tizianoterzani.i

Seguiranno alcune letture di brani tratti dai libri di Tiziano Terzani a cura degli allievi dell’Accademia Policardia Teatro di Viareggio; la proiezione di filmati, tra i quali “Anam il senza nome Atto II” e le immagini inedite dell’ultima intervista a Tiziano Terzani.

Il 21 dicembre è stata lanciata sul web la campagna di raccolta fondi per realizzare un film tratto da quello che è forse il libro più amato di Tiziano Terzani: Un indovino mi disse.

L’idea è del regista milanese Mario Zanot, documentarista e visual effects supervisor, che ha collaborato, tra gli altri, con Giuseppe Tornatore e Nanni Moretti.

Zanot incontra Terzani nel 2004 per girare Anam il senzanome, l’ultima intervista rilasciata dal giornalista-scrittore prima di lasciare il suo corpo, come egli stesso amava definire la sua morte imminente.

Sono passati otto anni da allora e si sente ancora forte la mancanza del suo messaggio di amore per la vita e di ripudio della violenza.

Il film Un indovino mi disse ripercorrerà il viaggio di Terzani alla scoperta del cuore magico dell’Asia, un viaggio che il giornalista fece nel 1993, spostandosi senza mai prendere aerei.

Andando su www.unindovinocidisse.it è possibile dare il proprio contributo al progetto, versando pochi euro ma anche cifre più alte. In cambio si ha diritto a una ricompensa. Ad esempio chi sceglie di versare 50 euro vedrà il proprio nome nei titoli di coda del film,donando 100 euro si potrà ricevere a casa, su card usb, il film Anam il senzanome Atto II, le immagini inedite ed esclusive dell’ultima intervista a Tiziano Terzani, dando un contributo superiore ai 150 euro si avrà diritto inoltre a una copia della sceneggiatura, autografata dal regista e dagli attori.

Al fine di promuovere il progetto, il Comitato Un indovino ci disse. Il film sta organizzando in tutta Italia iniziative dedicate a Tiziano Terzani. Alcune di queste prevedono proiezioni di filmati, alternate a musica dal vivo e letture di brani tratti dai libri di Terzani. L’idea è quella di ripercorrere la vita del giornalista e scrittore suddividendola in tre fasi: quella del corrispondente di guerra, quella dell’uomo di pace e, tra le due già citate, quella del viaggiatore di Un indovino mi disse.

I soldi donati dagli utenti del web e quelli raccolti durante questi eventi andranno ad affiancarsi ai finanziamenti dei partners stranieri, per coprire il budget complessivo del film che si aggira intorno al milione e mezzo di euro. L’obiettivo è quello di uscire nelle sale nel 2014, in occasione del decennale della morte di Terzani.

Una parte degli incassi del film verrà devoluta a Emergency, per l’ospedale di Lashkar-gah in Afghanistan, intitolato a Tiziano Terzani. Si tratta di un centro chirurgico in cui il 60% dei pazienti ricoverati è curato per ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo e pallottole e dove un terzo dei pazienti ha meno di 14 anni.

In ogni caso, se la cifra raccolta attraverso il finanziamento popolare non dovesse essere sufficiente a garantire la produzione del film, l’intero importo, tolte le spese documentate, verrà devoluto ad Emergency.

 

 

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