(foto Luisella Audero)
(foto Luisella Audero)

FIRENZE. “Coinvolgere le autorità di bacino e i consorzi di bonifica: la questione del legname depositato in spiaggia non può essere delegata esclusivamente ai Comuni e agli stabilimenti balneari.” Lo dichiara la consigliera regionale Marina Staccioli (Gruppo Misto), in seguito all’ennesima mareggiata che ha ricoperto le spiagge con il cosiddetto ‘lavarone’.

“Il problema nasce a monte, sulle sponde dei fiumi, dove non viene fatta sufficiente manutenzione: è qui che è necessario intervenire, coinvolgendo gli enti competenti. Non possiamo più permetterci di scaricare soluzioni e costi sui Comuni della costa e in ultima istanza sui balneari, che nella pratica si trovano costretti a intervenire.”

La questione costi non è affatto secondaria all’aspetto turistico e attrattivo delle spiagge. “Il conto della pulizia dei rifiuti scaricati in spiaggia dalla mareggiata dello scorso novembre è arrivato a 150mila euro solo per il Comune di Forte dei Marmi.

“Oltre 200 euro a tonnellata di materiale raccolto e trasportato in discarica”, specifica Staccioli. “Eppure il modo per far fruttare questa attività e recuperare almeno in parte le spese ci sarebbe: già a luglio 2010 depositai una mozione in merito alla necessità di avviare un progetto pilota per utilizzare il lavarone al fine di produrre compost oppure energia da biomasse.”

All’epoca la mozione venne rinviata in Commissione, ma la discussione non è mai stata riaperta.

“Basterebbe dividere i rifiuti organici dagli altri materiali anziché classificarli tutti come rifiuti speciali e portarli in discarica in maniera indifferenziata. La procedura è già stata sperimentata in altre parti d’Italia: è ora che anche la Toscana si attivi.”

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