LIDO. Si è conclusa con il XVII° congresso Provinciale della CISL di Lucca la stagione Congressuale di questa importante realtà sindacale.

 

Nei giorni 21 e 22 marzo presso l’Hotel “DUNE” di Lido di Camaiore i delegati hanno fatta propria la relazione del Segretario Generale Provinciale Bolognini, unitariamente al ricco ed approfondito dibattito e ai validi contributi emersi negli interventi del Segretario Nazionale Giacomassi, del Segretario Regionale Renato Santini.

 

La mozione finale del congresso riassume in sé quanto è maturato in questi due giorni.

 

Si ribadisce l’importanza dell’adesione ai valori,irrinunciabili, fondanti della CISL: solidarietà, autonomia, democrazia e partecipazione possono oggi essere esplicitati e realizzati nella quotidiana costruzione dei diritti e nella ricerca di maggiori livelli di giustizia sociale. I delegati ricordano i processi di cambiamento degli scenari economico/politici mondiali, collegati in particolare alla crisi globale e finanziaria, e quanto questi incidano pesantemente sugli assetti locali a livello economico, occupazionale e sociale. Una crisi da cui possiamo uscire – affrema la mozione finale – chiedendo nuove regole alla finanza mondiale, all’economia, alla politica, contrattando e negoziando con il prossimo Governo, rilanciando la concertazione. Riconfermato il valore e l’importanza della scelta partecipativa e consapevole, come unica e concreta possibilità di intervento per la salvaguardia dei diritti fondamentali di democrazia e libertà, per rappresentare in maniera efficace gli interessi dei lavoratori nella complessità delle differenze tra i settori occupazionali, promuovendo una rinnovata responsabilità di governo, sia in azienda, con la contrattazione di 2° livello, che nel territorio, con la concertazione sociale.

 

Rivendicano – si afferma nella mozione – la necessità di tutelare il potere d’acquisto di salari e pensioni attraverso una vera riforma del Fisco, ancora penalizzante il lavoro dipendente, le famiglie e i pensionati,ed il mantenimento di uno stato sociale volto a sostenere soprattutto le fasce di popolazione più deboli, a partire dalle persone disoccupate e in cassa integrazione. Più in particolare, il Congresso sostiene la necessità che il prossimo Governo, anche attraverso un dialogo concertativo, promuova un programma di interventi che restituisca slancio alle imprese, soprattutto attraverso un più fruibile accesso al credito, senza ulteriori penalizzazioni verso i lavoratori, garantendo i fondi per gli ammortizzatori sociali. La mozione ricorda l’impegno per ulteriori forti azioni tese alla piena applicazione delle disposizioni della Legge 81/2008 per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, a contrastare il ricorso al lavoro irregolare e la sollecitazione dei livelli sindacali nazionali a monitorare affinchè gli incentivi erogati a livello nazionale si concretizzino nello sviluppo di filiera produttiva, al contrario di quanto accade adesso per quanto riguarda le energie rinnovabili e in particolare per il fotovoltaico.

 

Ma la mozione guarda anche al futuro della Cisl a Lucca con dei precisi impegni della futura dirigenza per quanto riguarda diversi aspetti dell’azione sindcali. A partire dalla formazione dei nuovi quadri, in senergia con le strutture regionalie nazionali, dei componeti dell’esecutivo e del consiglio generale per approfondire le competenze trasversali (per es. sui parametri finanziari nella contrattazione aziendale) e migliorare la nostra capacità di proposta, aumentare il senso di appartenenza alla nostra associazione. Attenzione rivolta alla contrattazione che costituisce il cardine della nostra azione sindacale; l’azione confederale sui temi dello sviluppo si deve collegare strettamente all’azione contrattuale delle Categorie, trovando punti di incontro con le aziende per la tutela dei posti di lavoro e la valorizzazione del lavoro, delle esperienze e delle competenze dei lavoratori rispetto alle nuove esigenze produttive (settore manifatturiero) e dei servizi, e per una sempre maggiore sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

 

Mentre sul mercato del lavoro e bilateralità è altrettanto importante dare attuazione alla bilateralità soprattutto in un momento in cui le tutele tradizionali vengono meno. Bilateralità come strumento di sussidiaretà, come strumento per la corretta gestione del lavoro e delle forme di flessibilità, alla ricerca di maggiori tutele anche reddituali per i lavoratori stessi, attraverso l’erogazione di parti di salario dall’ente bilaterale, al quale agganciare la rappresentanza, e ad utilizzare la bilateralità già sviluppata per fornire ai lavoratori prestazioni integrative a partire dalla sanità.

 

Il Congresso, poi mette l’accento sulla contrattazione con gli Enti locali per le politiche sociali, per realizzare concretamente l’obiettivo di tutelare potere d’acquisto di salari e pensioni: per le fasce economicamente più deboli della società (disoccupati, famiglie monoreddito, famiglie numerose, pensionati. Rivendicare tavoli di confronto sui problemi del territorio; in modo particolare: tutela della quantità e qualità dell’occupazione, tutela della qualità di vita dei cittadini: lo stato sociale rappresenta un indice importante per misurare il livello di qualità della vita e di benessere della popolazione; è necessario continuare a concertare con gli Enti locali e sollecitare le Conferenze dei Sindaci, promozione dello sviluppo locale: investimenti su opere pubbliche, anche forzando il patto di stabilità – in particolare riteniamo necessario sostenere progetti per risolvere i gravi problemi viari, anche in relazione alle attività produttive presenti sul territorio, nonché a facilitare la mobilità di merci e persone nella sinergia che scaturisce dalla mobilità integrata, promozione del reale coinvolgimento degli istituti di credito perché la rete finanziaria reinvesta veramente le risorse del territorio sullo stesso e si renda maggiormente rispondente alle esigenze di imprese e famiglie

 

La capillarità della presenza sul territorio – altro impegno – al fine di dare continuità alla presenza nelle tre zone della provincia attraverso progetti con operatori politici e proseguire e sviluppare l’azione fin qui condotta, con potenziamento dei servizi vertenziali, strumento necessario alla tutela dei lavoratori e a supporto dell’azione rivendicativa delle categorie.

 

Nei confronti di esigenze trasversali, quali quelle portate dalla rappresentanza femminile e giovanile interna, organizzare iniziative tese a indicare vie di coinvolgimento più consone alle istanze delle donne e dei giovani.

 

Nei confronti degli altri Sindacati, farci forti delle nostre idee e dei nostri valori per una presenza creativa e protagonista; riteniamo l’agire unitario con Cgil e Uil non un vincolo ma una opportunità, uno strumento utile per il raggiungimento dei risultati, nella disponibilità al confronto, nel riconoscimento della reciproca legittimità delle posizioni e dignità di rappresentanza-

 

La mozione, poi, si sofferma sull’importanza di un forte impulso alle professionalità (formazione continua) e all’innovazione (ricerca), con attenzione particolare alla così detta “green economy” per accompagnare i tre aspetti della sostenibilità sociale, economica ed ambientale; una sollecitazione agli enti locali per una presa di posizione univoca nella direzione dello sviluppo delle energie rinnovabili sul territorio (a partire dalla riconversione dello stabilimento Alce di Fornoli).

 

Così come importante è la tutela del diritto allo studio: è fondamentale interagire con le Istituzioni competenti rispetto a dimensionamento e distribuzione delle Istituzioni Scolastiche, scelta degli indirizzi di studio proposti sul territorio, coerenti con gli obiettivi di sviluppo produttivo e occupazionale. Infine nei confronti dei Distretti, delle Associazioni imprenditoriali del territorio, della Camera di Commercio per il congresso è importante sollecitare la trasformazione dei distretti in reti di imprese, condurre politiche incisive per lo sviluppo in rete dei settori produttivi, realizzare dei percorsi formativi e progettuali per il sostegno e il miglioramento della qualità produttiva.

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ultimo aggiornamento: 24-03-2013


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