(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. Il Gup Alessandro Del Torrione ha ammesso tutte le parti civili che ne avevano fatto richiesta. Eccetto due: l’associazione Il Mondo che Vorrei (considerata comunque parte lesa ma non ammessa tra le parti civili perché costituitasi dopo il disastro ferroviario, ovviamente), e la rivista “Ancorainmarcia” dei ferrovieri.

Non è stata quindi fatta quella massiccia scrematura che chiedevano gli avvocati difensori degli imputati.

La mattinata si è aperta con il volantinaggio dei familiari delle vittime della strage di Viareggio la terza udienza preliminare per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009.

Dopo la costituzione delle parti civili e le obiezioni ed eccezioni sollevate dagli avvocati difensori martedì scorso, la parola era al giudice per l’udienza preliminare, Alessandro Dal Torrione, che ha comunicato alle parti chi è stato ammesso e chi resta escluso.

Soddisfatta Daniela Rombi, presidente dell’associazione Il Mondo che Vorrei. “Immaginavamo della nostra esclusione – dice – ma è importante essere stati riconosciuti come parte offesa, per poter portare documenti e testimonianze durante il processo. Siamo invece molto soddisfatti che il Tribunale ha accolto tutte le parti civili che avevano fatto richiesta, non solo noi mamme che abbiamo qualcuno da piangere, ma anche i sindacati che puntano sulla questione sicurezza”.

Accolte le richieste dei familiari delle vittime, sindacati, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, Inail, Comune di Viareggio, Provincia di Lucca, Regione Toscana.

Gli imputati sono 32, l’ad di Fs Mauro Moretti, dirigenti e dipendenti delle altre società del gruppo Fs, della Gatx, proprietaria del convoglio che deragliò e delle Aziende di revisione Cima e Jugenthal.

I reati sono disastro ferroviario colposo, incendio colposo, omicidio e lesioni colpose plurime. Nell’udienze di due giorni fa, i legali degli imputati avevano chiesto una “scrematura” delle parti civili, non opponendosi ai familiari stretti delle vittime chiedendo al giudice di valutare l’opportunità di accogliere le richieste di alcuni fra enti e assicurazioni, comprese  quelle fra i familiari delle vittime. Escluse invecesolo la rivista dei macchinisti “Ancora in marcia”, un’assicurazione e l’Associazione fra i familiari delle vittime “Il mondo che vorrei”, che può però partecipare al processo come parte lesa. I familiari delle  vittime si sono detti sostanzialmente soddisfatti delle decisioni del gup Alessandro Dal Torrione.

La prossima udienza è fissata il 3 giugno.

 (R.L. – M.P.)

(Visitato 12 volte, 1 visite oggi)

PROCESSO STRAGE, SI DECIDE SULLA COSTITUZIONE DELLE PARTI CIVILI

NASCONDE MARIJUANA E BILANCINI IN CASA, ARRESTATO VENTENNE