dai nostri inviati

LATINA. Per buona parte dell’incontro, soprattutto nel primo tempo, i giocatori del Latina non l’hanno castigato: ci ha pensato Agodirin, con la complicità dell’arbitro Maresca, a metterlo fuori causa con il fallo da rigore che genera la sua espulsione e il gol del definitivo 1-1 che regala la Coppa Italia ai pontini in pieno recupero. Fino ad allora, il portiere Massimo Gazzoli è stato tra gli ultimi ad arrendersi tra i bianconeri.

“Rimane un pizzico di amarezza, perché pensavamo di farcela: siamo passati in vantaggio ed eravamo stati fortunati in un paio di circostanze, poteva essere il preludio alla rimonta. Torniamo comunque a Viareggio consapevoli di aver giocato un’ottima partita che fa ben sperare in vista di domenica prossima: contro il Perugia, in campionato, sarà ancora più importante”.

La duttilità tattica di questa squadra e l’iniezione di morale sono i due punti di forza del Viareggio visto al “Francioni”: “Mister Cuoghi ha tentato una soluzione diversa per la difesa e l’esperimento è andato abbastanza bene: abbiamo rischiato il giusto e ce la siamo giocata fino in fondo. Allo stesso tempo, ci siamo ritrovati dopo tante situazioni in cui non eravamo più noi: dobbiamo ancora migliorare, ma allo stesso tempo dobbiamo convincerci che siamo un’ottima squadra, la stessa vista nel girone d’andata”.

Ha stupito tutti, Samuele Pizza. Ha giocato per la prima volta da centrale di difesa con una naturalezza quasi sconvolgente: “Sono soddisfatto della mia prestazione in un ruolo per me nuovo – commenta – devo migliore nei movimenti, ma questa posizione mi piace. Peccato per aver solo sfiorato l’impresa, ma ripartiamo da Latina con nuove certezze”.

E della presenza in difesa di Pizza ne ha giovato pure Fabio Lamorte: “Ha dato sicurezza a tutto il reparto – analizza -. Avevamo provato in settimana sia la linea a quattro che quella a tre, ma preferisco sottolineare lo spirito che abbiamo ritrovato. Stiaom lottando per ottenere la salvezza diretta”.

Chi ha convinto è stato anche Eros Pellegrini. L’esterno veniva da un momento di scarsa brillantezza, spazzato via con una prestazione degna di nota: “Ha fatto la differenza la maggiore rabbia messa in allenamento – spiega – e questo ci ha permesso di giocare bene. Adesso ci attendono tre finali, ma noi non partiamo battuti con nessuno”. Pellegrini racconta poi l’episodio della sua espulsione: “Burrai mi ha colpito al volto ed io ho reagito. I giocatori del Latina non erano molto tranquilli nel finale”.

C’è poi la sorpresa del giorno: quel Mattia Paparelli che, dopo un lungo periodo di assenza dovuto soprattutto all’infortunio alla spalla dello scorso dicembre, oggi è partito dal primo minuto facendosi apprezzare per impegno e dedizione al sacrificio: “Il mister mi aveva chiesto di pressare Cejas ed ho cercato di farlo al meglio. Questo per me è un punto di partenza e ci sono arrivato solo grazie alle mie forze. Sono a totale disposizione e pronto per dare il mio contributo per la salvezza, già a partire dalla partita col Perugia. Dovremo batterli a tutti i costi”. (g.n.-s.p.)

 

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ultimo aggiornamento: 21-04-2013


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