(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. Si può organizzare una gara ciclistica, di domenica mattina, che attraversa il lungomare e gran parte delle strade urbane? Si può bloccare, per quasi un’ora, i due accessi (e le due uscite) dell’autostrada? Si può mandare il traffico in tilt nell’orario in cui, di norma, chi decide di passare una giornata in Versilia prende l’auto e si mette in cammino?

Certo che si può. Ed è esattamente quello che è successo stamani. La gara in questione – che nessuno contesta nel suo valore, per carità – era la Diavolo in Versilia. Gli organizzatori, legittimamente, decidono i percorsi che trovano più consoni ed adeguate. Ma a rimetterci sono tutti gli altri.

Questa mattina infatti, tra le 12 e le 13, il traffico tra Viareggio e Lido di Camaiore era paralizzato. Decine di agenti della municipale, ausiliari del traffico, polizia di stato, auto ammiraglie a bloccare il traffico qua e là, per lasciar passare in sicurezza gli atleti.

Il risultato è che c’era la coda per uscire dall’autostrada, sia allo vincolo per le Bocchette, sia a quello di via della Gronda. Auto ferme per 40-50 minuti ai due svincoli (ma anche viceversa, per riuscire a prendere l’autostrada e lasciare la Versilia), alle rotatorie delle Bocchette e della Cittadella del Carnevale, in via delle Bocchette, sulla Provinciale da Camaiore, in via fratelli Rosselli, via Salvo d’Acquisto, via della Gronda.

Il tutto appunto di domenica mattina, in una giornata in cui il clima non invogliava certo a stare a casa. Ma forse tutto questo un senso ce l’ha: a qualcuno evidentemente i turisti danno proprio fastidio.

twitter: @marcopomella

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