CAMAIORE. “Un Governo che dimostra che si può fare a meno dei soliti noti. Ora, però, vediamo cosa riesce a fare, perché la nascita di un esecutivo del genere, di per sé, non basta a risolvere i problemi del Paese”.
Questa la prima riflessione del giovane sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, all’indomani del giuramento del primo Governo guidato da Enrico Letta.
“L’arrivo di un nuovo governo è una buona notizia, in un quadro internazionale di difficoltà socio-economica: la politica, alla fine, si è presa la responsabilità per cui era stata eletta, e cioè governare – dichiara il Sindaco – Da elettore di centrosinistra, non nascondo l’amarezza di non poter vedere un Governo PD, SEL, M5S: un’idea sfumata per una incredibile serie di errori strategici inanellati da Bersani e dal suo staff, che ancora oggi deve far riflettere. Forse avrei preferito il ritorno alle urne. Trovo, tuttavia, che questo Governo sia davvero fragile: i partiti che lo appoggiano avevano mandato politico di confrontarsi, non di riunirsi. Inoltre, sembrerebbe ipotecato da Berlusconi, che se lo vuole fare fallire, lo fa”.
Il Sindaco aggiunge, poi: “A Enrico Letta e alla sua squadra vanno i miei auguri di buon lavoro. Tutto sommato, il governo Letta sembrerebbe aver trovato un giusto equilibrio e i nomi che ha messo anche per il PDL non sono, alla fine, i peggiori; ammiro Mariachiara Carrozza, la cui nomina può dare un segnale di speranza per il futuro delle Università e dell’istruzione pubblica. In ogni caso, le parole d’ordine sono prudenza e speranza: aspetto di vedere i risultati, prima di dispensare pagelle – prosegue Del Dotto – Questo Governo deve passare la prova di fuoco: dare al Paese il segnale che la politica vuole finalmente rispondere ai problemi reali del Paese, senza tartassarlo e spremerlo, come aveva fatto Monti, e senza esasperare animi e toni da autodistruzione”.
Quanto al rapporto fra Governo e territori, il Sindaco ha le idee chiare: “Comuni e Amministrazioni locali attendono da troppo tempo risposte concrete, chiare e forti sui temi della produttività, dell’innovazione, della buona occupazione, dello sviluppo locale e dell’allentamento del patto di stabilità. La vecchia politica ha sempre tentennato, quasi sottraendosi alle sue responsabilità, ma un vero Governo deve darci subito risposte per evitare la debacle del sistema-Paese”.
