PIETRASANTA. Ieri mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Pietrasanta, si è svolto un nuovo incontro di aggiornamento sulla situazione dei corsi d’acqua e delle acque di balneazione del litorale Versiliese, incontro richiesto ed indetto dalla Capitaneria di porto di Viareggio nell’ambito del tavolo tecnico istituzionale voluto dalla Prefettura di Lucca.

Hanno partecipato i rappresentanti degli uffici Ambiente dei Comuni di Pietrasanta, Camaiore e Forte dei Marmi con i rispettivi Comandi di Polizia Municipale,  la Guardia Costiera, il Corpo Forestale dello Stato,  Arpat, Gaia Spa e Consorzio di Bonifica Versilia –Massaciuccoli.

Si è parlato degli sviluppi dei recenti episodi di inquinamento che hanno interessato in particolare i Fossi Motrone e Fiumetto, risolti rapidamanente grazie alla azione sinergica delle varie forze cooperanti.

Per quanto riguarda il Fosso Motrone,  le indagini investigative compiute dalla Polizia Municipale di Pietrasanta, hanno come noto portato nei giorni scorsi al sequestro giudiziario ed alla chiusura provvisoria di uno scarico dell’impianto di trattamento reflui di un distributore carburante sul lato mare del tracciato autostradale A12. La condotta, seppur autorizzata dalla Provincia di Lucca, risultava mal funzionante con il conseguente abbondante superamento dei parametri di escherichia coli presenti nelle acque, che finivano nell’adiacente Fosso Sparta e, successivamente, nel Motrone. Anche grazie a questo intervento, le analisi compiute da Arpat sono rapidamente rientrate nei limiti di legge.   

Per quanto riguarda il Fosso Fiumetto, gli accertamenti di Guardia Costiera e Polizia Municipale di Forte dei Marmi ed i risultati definitivi delle analisi di laboratorio eseguite dopo la segnalazione, da parte di alcuni residenti di Via Colombo, della presenza di una diffusa macchia biancastra, hanno permesso di scongiurare la presenza nelle acque di tracce inquinanti tossiche di natura chimica o batteriologica. E’ stata comunque svolta una azione capillare di sensibilizzazione a scopo precauzionale, in particolare verso i titolari di alcuni cantieri posti a monte della zona interessata, invitandoli a ripulire adeguatamente i terreni circostanti le zone di lavorazione e a non lasciare incustoditi materiali o attrezzature edili che potrebbero causare dilavamenti in caso di piogge. Anche tale opera di generale prevenzione ha fornito fino ad ora effetti soddisfacenti, visto che non sono state riscontrate altre criticità.         

Nel corso della riunione odierna si è deciso comunque di intensificare ulteriormente il piano di monitoraggio delle acque, al fine di prevenrire il ripetersi di simili fenomeni in vista della stagione estiva.

Innanzitutto, il Comune di Camaiore, come stanno già facendo Pietrasanta e Forte dei Marmi, si è reso disponibile ad eseguire campionamenti periodici in alcuni punti strategici del proprio reticolato di fossi e canali,  per scongiurare che eventuali inquinamenti si verifichino nelll’entroterra e si riversino sulle acque dei Comuni costieri e quindi al mare.

Inoltre, anche in considerazione del fatto che il Consorzio Bonifica Versilia Massaciuccoli procederà nei prossimi giorni ad un intervento di manutenzione degli argini e delle sponde di alcuni fossi interni, ad oggi praticamente inaccessibili, le Forze di Polizia hanno programmato di estendere i loro controlli congiunti a queste aree per scongiurare la presenza di altri scarichi non autorizzati a monte.

Tutte le informazioni ed i dati raccolti permetteranno di avere una mappatura chiara ed aggiornata del comprensorio di Fossi e Canali della Versilia utile a prevenire ed, eventualmente, gestire con celerità ed efficacia, le problematiche per le acque di balneazione; la Capitaneria di porto, in qualità di soggetto coordinatore, terrà  costantemente informato delle attività svolte S.E. il Prefetto di Lucca.

Viva la soddisfazione di tutti gli intervenuti; anche il Sindaco di Pietrasanta Lombardi, presente all’incontro odierno, ha evidenziato l’importanza di questo percorso condiviso tra istituzioni, intrapreso ormai da un anno: un modello d’azione da prendere a riferimento, che, nonostante la contrazione delle risorse,  consente di mantenere un elevato livello di attenzione e sensibilità verso la tutela dell’ambiente e che dovrebbe garantire, come sta garantendo attraverso lo sforzo di tutti, la sicura fruizione delle acque interne senza riflessi negativi per l’ecosistema marino e le attività ludico balneari.    

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