
FORTE DEI MARMI. C’è attesa, anche al Forte – dopo le decisioni di ieri dell’Amministrazione Comunale di Camaiore – per le decisioni che devono giungere in merito alle aperture serali degli stabilimenti balneari, sia a livello regionale che comunale.
E in ballo non c’è soltanto la ristorazione ma anche l’intrattenimento che qualche Bagno vorrebbe offrire anche quest’estate alla propria clientela. La questione è nota, a fine 2012 il Governo cancella con un colpo di spugna la liberalizzazione totale che c’era stata nell’estate dello scorso anno, e sancisce che le attività accessorie come la ristorazione, ad esempio, potranno essere svolte dagli stabilimenti balneari esclusivamente durante l’orario della loro apertura che è tradizionalmente dalle 8 del mattino alle 20. Insomma se non cambia qualcosa da quest’anno niente spaghetti serali al chiaro di luna sul mare.
“Ho letto sulla stampa delle decisioni del collega di Camaiore – afferma il sindaco Umberto Buratti – e posso garantire che anche a Forte dei Marmi, l’Amministrazione Comunale sta lavorando sulla questione. Lunedì ci sarà a Firenze, in Regione, un’importante riunione che oltre alle questioni legate alla facile e difficile rimozione delle strutture dell’arenile, dovrà anche definire al meglio le linee guida sulle aperture serali, così come la legge demanda alle Regioni. Nel caso di Forte dei Marmi – prosegue il sindaco – la prossima settimana convocherò le categorie turistico economiche e cercheremo assieme una soluzione. Forte non parte ovviamente con soluzioni già preconfezionate, né sembra del parere di imitare sci et simpliciter la soluzione prevista a Lido di Camaiore. E anche la linea di Firenze, peraltro, sembra orientarsi nel far decidere caso per caso i Comuni”.
”Due anni fa si ricorderà erano 14 le feste serali permesse negli stabilimenti balneari – rammenta il sindaco – poi venne la liberalizzazione totale del 2012 e non se ne è più parlato, ma quest’anno ritorneremo sul tema e decideremo con gli interessati”. “L’anno scorso in regime di totale liberalizzazione – chiosa ancora Buratti – qualcuno si sarebbe aspettato chissà che cosa, invece, alla fin fine, si vide che le strutture aperte seralmente furono tra il 5 e l’8% del totale, cioè ben lontane da quei 100ristoranti100 che qualcuno paventava sarebbero stati in funzione tutte le notti estive. E ovviamente parliamo di stabilimenti balneari e di attività accessorie di ristorazione, e non di quanti hanno la licenza di ristorazione autonoma. Credo quindi che anche per questo 2012 la lettura andrà fatta considerando con serenità proprio questo approccio del recente passato”.