VIAREGGIO. “Io capisco che per il candidato sindaco del centrodestra Antonio Cima sia difficile capire di politica, anche perché si è trovato dalla preistoria ai tempi moderni in un baleno. Oggi c’è da lavorare, e a chi è abituato a non fare niente sembra strano che tanti liberi cittadini si possano mettere a fare politica, gratuitamente, per la sua città.” Così scrive Eugenio Vassalle, candidato sindaco per “W l’Italia per Viareggio”.

“L’esperienza che lui vanta di avere è solo frutto di poltronismo ventennale, se la città è ridotta così è proprio per colpa di quelle scelte clientelari che oggi non possono più essere tollerate. Perciò capisco la sua difficoltà nel riciclarsi in un momento così delicato dove non gli rimane solo che attaccare le liste civiche che otterranno un gradissimo successo, proprio a scapito di quei poli che dice lui.

“Ti ricordo che io ero in quota Alleanza Nazionale e il mio riferimento era Gianfranco Fini: quando fu cacciato sono tornato da dove venivo, quando ho capito che anche lui era come il tuo presidente Berlusconi ho detto basta. Io rimango attaccato all’italianità da sempre e non sono contro l’Europa, ma contro l’unione monetaria che ci ha uccisi.

“Cima attacca solo le liste civiche perché giustamente ha paura, ma questa volta la poltrona non gli tocca davvero se ‘un se la compra’, detto alla viareggina. In compenso, ci sono tante panchine al bocciodromo…”

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