VIAREGGIO. Massimo Gazzoli è colui che più di ogni altro ha dovuto espiare le colpe della difesa del Viareggio nel corso della stagione, trovandosi solo contro i rigoristi avversari per oltre dieci volte nel corso della stagione. Ruolo ingrato, quello del portiere. Ma anche ricco di soddisfazioni. Perché quel miracolo sulla punizione di Ganci ha lo stesso peso specifico dei gol di Gemignani e Giovinco nel 2-0 sul Frosinone che regala al Viareggio la prima salvezza diretta da quando gioca in Prima Divisione.

“Mi prendo qualche merito anche io per questo traguardo che, da viareggino, mi sentivo sulla pelle. È stato tutto difficile e faticoso, a un certo punto non ci speravo più: quando in campo ho sentito il boato ho sperato che fossero buone notizie da Prato.” Il successo esterno dell’Andria in terra laniera non poteva che far piacere a Gazzoli, così come a tutto l’ambiente bianconero: “Con oggi lo sport sembra andare in una direzione diversa: Barletta, Andria e Frosinone non hanno regalato nulla a nessuno. Vorrei che fosse sempre così.”

L’estremo difensore bianconero riconosce che “qualcosa nel girone di ritorno si è inceppato e dobbiamo capire cosa non abbia funzionato. Ma adesso posso dire che non avremmo affatto meritato i playout. E preferisco ricordare i primi sei mesi, fantastici, di questo campionato.”

E il prossimo come sarà? “Bisogna vedere se verrà confermato il blocco delle retrocessioni: credo che la società sposerà a maggior ragione la politica dei giovani. Io voglio continuare a giocare e con la dirigenza prenderemo le dovute decisioni: se dovessi rimanere ad aiutare Furlan o un altro giovane che partirà da titolare per me non ci sarà alcun problema.”

Certo è che, dopo parate come quelle di oggi, è difficile immaginare Gazzoli a sedere in panchina…

@GorskiPark

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