PIETRASANTA. Sculture antropomorfe, primitive, caratterizzano l’universo creativo del giovane artista argentino Bianco Sebastian che da qualche anno ha scelto di lavorare nei laboratori cittadini. Esporrà da sabato 18 maggio (inaugurazione alle 18) al 2 giugno, nella sala delle Grasce del complesso di Sant’Agostino, una ventina di opere di piccole e medie dimensioni.

Le sue opere rimandano ai linguaggi dell’antichità, hanno un fascino ancestrale, ricco di mistero. Si avverte la suggestione di mondi lontani, carichi di energia, di movimento.

L’esposizione racconta, attraverso 15 sculture in marmo, legno e bronzo, i percorsi che la vita intraprende per superare i rischi dell’estinzione. In primo piano ci sono le mutazioni morfologiche e biochimiche delle specie, provocate da una selezione naturale per la sopravvivenza.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Pietrasanta con il patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia.

Bianco Sebastian nasce a Buenos Aires, in Argentina, nel 1970. Inizia la sua carriera in Patagonia, immerso nella natura, dopo la laurea alla scuola nazionale di Belle Arti. In seguito si muove alla ricerca di nuove espressioni artistiche e culturali in giro per il mondo. Partecipa a simposi internazionali e a mostre collettive in diversi paesi.  Finché, nel 2012, il destino lo porta a Pietrasanta, dove scopre e sviluppa il suo progetto in marmo.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni nell’orario 11-13 e 16-20. Ingresso libero.

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Arte bianco sebastian chiostro mostra mutazione sant'agostino sculture

ultimo aggiornamento: 13-05-2013


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