
MASSAROSA. “Gli aumenti che si prospettano per le tariffe dell’acqua ignorano per l’ennesima volta il cittadino che nel 2011 ha espresso la sua volontà per un’ acqua pubblica e senza profitto”.
1- il criterio del Vincolo del Ricavo Garantito (VRG) recepito dal metodo, assicura il ricavo in base a quanto stabilito dai piani d’ambito 2012 e non calcolato sulla base dei volumi erogati moltiplicati per il relativo costo unitario. Questo criterio limita fortemente le spinte verso un processo di incremento dell’efficienza aziendale;
2- sotto la voce Oneri Finanziari si concedono alle aziende interessi sul capitale investito e sul capitale proprio ad un tasso annuo calcolato pari a quello riconosciuto ai titoli di stato, a questo tasso di interesse viene sommata una percentuale di interesse corrisposto sotto forma di “remunerazione del rischio di mercato”. La remunerazione del capitale proprio dell’azienda compare per la prima volta nel metodo proposto. L’impressione è che complessivamente la rendita da capitale ottenuta dall’ azienda con questo metodo sia comparabile a quella percepita nelle tariffe attuali, dichiarate illegittime, con un tasso del 7% sul capitale investito;
3- la durata degli ammortamenti passa da dieci a venti anni con effetti sui capitali residui aziendali, ostacolando, di fatto, percorsi di pubblicizzazione del servizio idrico a causa di un sensibile incremento dei costi per la liquidazione delle quote dei privati presenti nelle aziende toscane
4- il Metodo Tariffario Transitorio prevede che siano corrisposte all’ aziendale quote di ammortamento e l’interesse sul capitale investito anche nel caso questo sia ottenuto tramite finanziamento pubblico a fondo perduto”.