(Foto Giulio Pomella)

STAZZEMA. La procura generale di Stoccarda ha bocciato la richiesta di riaprire le indagini su otto presunti autori dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema ancora in vita, presentata per conto dell’associazione dei martiri della strage dall’avvocato Gabriele Heinecke. Lo ha reso noto oggi la stessa procura con un comunicato stampa.

Secondo la procura nello studio dello storico Carlo Gentile, presentato dall’avvocato Heinecke, non ci sono nuovi elementi in grado di dimostrare una premeditazione da parte degli ex membri della 16/a Divisione Reichsfuehrer per l’eccidio di oltre 560 civili avvenuto il 12 agosto del 1944.

Proprio la mancanza di premeditazione e l’impossibilità di stabilire colpe individuali per i cinque ancora in vita impedisce alla giustizia tedesca di procedere, riaprendo le indagini chiuse nel settembre del 2012. «Per queste ragioni – si legge nel comunicato stampa – nel caso di un’imputazione la corte assolverebbe gli imputati con alta probabilità. La procura non può dunque richiedere un’imputazione».

I ricorrenti, ha spiegato all’ANSA il procuratore Christoph Kalkschmid, possono ancora fare ricorso alla corte d’appello. Se anche quest’ultimo grado della giustizia ordinaria dovesse dare esito negativo, resterebbe l’appello alla corte federale.

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ultimo aggiornamento: 21-05-2013


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