VIAREGGIO. “Moderati di Viareggio, unitevi e rivotate per il centrodestra”. È questo l’appello del candidato sindaco Antonio Cima  dopo questa prima tornata elettorale che lo ha visto rimanere dietro lo sfidante del centrosinistra Leonardo Betti di oltre 20 punti di percentuale.

L’aria che si respira nella sede Pdl di via Battisti non è certo di grandi festeggiamenti, ma l’aspirante primo cittadino di centrodestra non si abbatte e si dice soddisfatto del risultato ottenuto. “Speravamo nel ballottaggio – afferma  Cima – anche se la certezza matematica non c’era. I dati ci riportano al 20% come partito, l’elettorato ci ha premiato e ha creduto in noi come coalizione, nonostante le liste civiche andassero a dire che rappresentavano la parte non partitica dell’elettorato e volessero cavalcare l’onda della disaffezione nei confronti degli schieramenti tradizionali”.

La scarsa affluenza alle urne è però un dato rilevante e non di poco conto. “Mi auguro che i viareggini tornino al voto. Dobbiamo cercare di capire perché un cittadino su due non si è recato alle urne. La colpa non è certo loro, ma del disamore, dell’antipolitica che si è sparsa in Italia e a Viareggio. La riflessione che faccio è che bisogna credere in questa città e che bisogna dare a questo comune un’amministrazione che sia innamorata di Viareggio”.

Adesso non rimane che guardare al ballottaggio e Cima chiama a raccolta gli elettori. “Mi auguro e voglio essere convinto che i moderati che non hanno espresso il loro voto o che hanno votato liste civiche si rendano conto che bisogna tornare a votare per portare a Viareggio un sindaco di centrodestra e un’amministrazione seria, responsabile con le idee chiare e con una sua esperienza che non si faccia maciullare da questo apparato burocratico”.

Quindici giorni separano il candidato di centrodestra dalla prossima tornata elettorale e, considerato il netto distacco dall’avversario Betti, l’unica soluzione per aspirare alla vittoria sembrerebbe essere quella dell’apparentamento con le altre liste. “Al momento non posso dire niente, il Partito valuterà le strategie da porre in essere. Ci sono state situazioni, tensioni e movimenti tellurici avvenuti più di un anno fa che hanno determinato situazioni di non facile superamento. Vedremo”.

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