LONDRA. Il 21 Maggio scorso a Londra sono stati assegnati i premi per la 100a edizione del Chelsea Flower Show, la più celebre manifestazione dedicata al mondo dei fiori e dei giardini. The Sonic Pangea Garden di Stefano Passerotti e Anna Piussi, unico giardino italiano presente a Chelsea quest’anno, ha ricevuto la medaglia di bronzo nella sezione “Fresh Gardens” interamente dedicata ai giardini più originali e alle soluzioni più innovative nell’ambito del garden design, grazie anche alle produzioni vegetali dell’Azienda Carmazzi, hanno conciliato profumi, sapori, salubrità e colori, portando  la Toscana e il made in Italy alla manifestazione più importante  al mondo dell’alta giardineria.

L’Azienda Agricola Marco Carmazzi, vivaio specializzato nella coltivazione biologica di piante e fiori edibili, il quale ha fornito le piante utilizzate per The Sonic Pangea Garden.

L’Azienda Carmazzi, oltre ad essere la prima azienda Florovivaistica italiana certificata Iso 14001, può vantare anche le certificazioni Iso 9001 e Global G.A.P , ponendosi quindi come leader nel settore.

Si tratta di un riconoscimento importante: il Chelsea Flower Show che quest’anno festeggia il proprio centenario, è considerato la manifestazione più prestigiosa per il settore florovivaistico mondiale. Ogni anno una giuria di esperti della Royal Horticoltural Society valuta i migliori giardini, selezionati in precedenza tramite una procedura molto severa. Pochissimi gli italiani che hanno avuto accesso a questo evento, tra i quali recentemente ricordiamo Bortolotti, Giubbilei nel 2009, Decembrini e Zani nel 2010.

The Sonic Pangea Garden è un giardino ispirato alle forme classiche ma al tempo stesso altamente innovativo, che vuole essere una celebrazione della natura in ogni sua forma. Pangea è una foresta incantata tappezzata di piante: nella radura, un altare a Pan, dio dei boschi; a poca distanza una chaise longue circolare fatta di terra, sacra a Gea la Madre Terra, è interamente tappezzata di piante.

Le piante che compongono il giardino sono state scelte per stimolare i cinque sensi: alcune forniscono esperienze tattili, altre commestibili stuzzicano il palato mentre le note pungenti o speziate delle aromatiche stimolano l’olfatto. Erbe e fiori commestibili da agricoltura biologica sono associati in modo non convenzionale in blocchi ben definiti nei quali pianti di altezza diversa si alternano per formare nuvole di fiori e foglie che sovrasta una base di colore contrastante. Le piante utilizzate sono state scelte per il tipo di esperienza sensoriale che offrono: alcune stimolano il tatto, altre sono edibili o profumate. Anche i fiori e le erbe commestibili – tutti da coltivazione biologica – giocano inoltre un ruolo molto importante in questo progetto: associati in modo non convenzionale, si presentano in blocchi ben definiti di colore, nei quali sono alternate texture diverse. Così piante più alte sono accostate ad altre più basse, in modo da creare larghe campiture che si stagliano sullo uno sfondo in colore contrastante. I diversi toni di verde – più chiaro o tendente all’argento – contrastano quindi con i toni del viola scuro. Gruppi di piante dalle foglie piccole e fitte, creano un contrasto con le foglie sottili, simili a spade, delle erbacee, degli allium e della Gaura o con le forme tondeggianti delle foglie di tropeolum e Alchemilla.Le categorie convenzionali sono messe a dura prova in questo giardino dal forte impatto plastico: la novità più evidente consiste nell’uso di masse di erbe e di fiori all’interno di un giardino sonoro di taglio contemporaneo, ma anche nell’uso di queste piante in modo decorativo associandole ad erbacee perenni. Aromatiche e vegetali (Basilico, Erba cipollina, Prezzemolo) sono infatti usate per tappezzare il terreno e per scopi estetici.

I fiori commestibili biologici – specialità dell’Azienda Agricola Marco Carmazzi – sono un’altra caratteristica importante. Tra questi oltre al ben noto nasturzio – conosciuto da molti come fiore commestibile – c’è il meno noto Dianthus (garofano) il cui uso in cucina sarà una sorpresa per molti. Al contrario il “focoso” peperoncino è impiegato non per le sue caratteristiche organolettiche ma per l’effetto drammatico delle sue foglie scure. Anche il verde brillante del basilico è usato in alternanza con il rosa dei fiori di Gaura, mentre a loro volta le foglie allungate dell’Iris Japonica esaltano le note scure dei peperoncini.La novità di questo giardino non risiede però solo nell’estetica: coltivazione biologica e soluzioni sostenibili sono i temi che fanno da sfondo a questo giardino, che si rivolge alla natura come antica forma di ispirazione, da preservare per le generazioni future. L’accostamento di piante ornamentali e commestibili, come nel caso di The Sonic Pangea, è una soluzione che permette al tempo stesso di mantenere il terreno coperto e di risparmiare acqua.

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