(foto Andrea Zani)
(foto Andrea Zani)

CAMAIORE. Da parte loro gli amministratori locali pare ce la stiano mettendo tutta. Se non altro applicando l’aliquota più bassa che la legge gli consente. Ma la legge, nel passaggio da Tarsu e Tares, dice anche che i costi sostenuti per la gestione dei rifiuti deve essere interamente coperta dalla tariffa. Gli aumenti quindi saranno inevitabili.

Ad avere la peggio saranno bar, ristoranti, negozio di orto-frutta, hotel e stabilimenti balneari. Per loro si parla di un aumento tra il 20% e il 30% rispetto all’anno scorso. Aumenti ancora maggiori invece per banche, uffici e assicurazioni.

Nella bozza di regolamento Tares approvata in giunta – presto al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio – si applicano le tariffe più basse anche ad imprese e attività artigianali. “Stiamo cercando – spiega il vicesindaco e assessore alle finanze di Camaiore Marcello Pierucci – di limitare i danni, di agire in quei parametri che la legge ci consente. Ma purtroppo le indicazioni sono molto rigide”.

Non andrà molto meglio per le utenze domestiche (che tra l’altro si sobbarcheranno i 2/3 dei 9 milioni di euro necessari a portare l’attuale 20% di raccolta differenziata al 60-65%). A farne le spese, in questo caso, le famiglie numerose. Se prima infatti la Tarsu considerava, nel calcolo della tariffa, i metri quadri occupati dalla famiglia, ora la Tares considera solo il numero di componenti della famiglia stessa. “In sostanza – spiega Pierucci – una persona sola che vive in una casa di 200 metri quadri, se prima pagava 4-5oo euro, oggi andrà a pagare poco più di 100 euro. Ma il problema sarà per le famiglie numerose. Perché se prima una famiglia di 6 persone che viveva in 40 metri quadri pagava 100 euro l’anno, ora si troverà a superare le 500 euro in bolletta”.

Anche su questo aspetto sono minimi i margini di manovra concessi all’amministrazione comunale. “Stiamo cercando di fare il possibile. Per questo – spiega Pierucci – abbiamo già attivato un tavolo tecnico con Pietrasanta, Forte dei Marmi e Massarosa, perché le nostre scelte siano equiparate a quelle dei Comuni vicini”.

Sullo stesso argomento (i parametri che in parte rendono assurdo il pagamento della Tares, sia per le famiglie che per le attività economiche) qualche tempo fa il sindaco Alessandro Del Dotto aveva scritto una lettera-appello al Presidente del Consiglio dei Ministri Gianni Letta. Nella speranza che qualcuno da Roma si renda conto che questo sistema crea problematiche sociali.

Come accennato il regolamento Tares sarà inserito nel prossimo bilancio comunale. “Un bilancio tecnico – spiega Marcello Pierucci – perché in realtà stiamo lavorando con ancora troppo incognite. Non è ancora chiaro quale saranno i fondi che dal governo arriveranno ai Comuni. Per poter andare avanti con il lavoro, e poter avviare le gare, abbiamo però bisogno di un bilancio. Che, ripeto, sarà tecnico e non politico: lì non ci saranno le direttive che vorremmo dare al nostro territorio”. Quelle saranno probabilmente inserite in una fase successiva, tra settembre e ottobre, quando Camaiore si appresterà probabilmente a fare una sostanziosa variazione di bilancio.

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