(foto Roberto Paglianti)
(foto Roberto Paglianti)
VIAREGGIO. “Conobbi Caprili alla fine degli anni Ottanta, quando era il deputato della Versilia ed io da giovane militante del Pci avevo sostenuto la svolta della Bolognina. Ho ritrovato Milziade nel mio ruolo di Segretario della Camera del lavoro quando divenne Vicepresidente del Senato nel 2006, rispondendo sempre alle richieste di aiuto che nelle vertenze più difficili gli facevamo: è stato al nostro fianco e ci ha sostenuto in tutta la battaglia sulla sicurezza nei cantieri navali e per il riconoscimento dei danni da amianto, fece venire la Commissione Parlamentare a Viareggio e a Lucca e fummo contenti nel ritrovare nel Testo Unico della sicurezza alcune delle specificità che avevamo affrontato con la commissione.” Questo il ricordo di Andrea Antonioli, esponente di Sel.

“Sono stato tra coloro che hanno insistito di più affinché nel 2008 accettasse di candidarsi a sindaco di Viareggio. Non ce la facemmo, ma fu, come ironizzava lui, ‘il comunista più votato d’Italia’, mentre assistevamo al tracollo della Sinistra Arcobaleno, ed è stato sicuramente, negli anni della Giunta Lunardini, il simbolo dell’opposizione più acuta ed intelligente all’amministrazione di centrodestra, instaurando un rapporto stretto e proficuo con gli altri consiglieri di opposizione. Sempre tagliente, concreto, vicino ai lavoratori e ai più deboli, anche fuori dai partiti ha sempre costituito un punto di riferimento irrinunciabile per la sinistra viareggina e versiliese.

“A fianco dei familiari delle vittime della strage, come dei lavoratori dei cantieri, della sanità, delle cooperative sociali, aveva valorizzato il ruolo della Croce Verde, mettendola al centro della vita culturale e sociale della città.

“Era un punto di riferimento ed un pensiero critico per noi tutti, uomini della sinistra viareggina e quando, avvicinandosi le elezioni, Sel mi chiese di candidarmi alle primarie del centrosinistra, ne parlai con lui. Mi disse che lui non voleva rinunciare, dopo l’ultima nipote, a fare il nonno e doveva preparare l’uscita del suo libro, ma mi sconsigliò di accettare: non condivideva la strada delle primarie e quando ne riparlammo all’indomani del primo turno, evitò di mettere il dito nella piaga. Ma era preoccupato, anche per l’evoluzione della situazione nazionale, per le elezioni politiche alle porte, per il futuro di Viareggio, ed era incerto se accogliere gli inviti sempre più pressanti a candidarsi nuovamente a sindaco della sua città.

“Poi, dopo le politiche, mantenne le sue opinioni, ma scelse di farsi da parte per senso di responsabilità, per evitare che una sua iniziativa potesse indirettamente anche minimamente ostacolare quella svolta della città che tanto auspicava. Poi in poche settimane ci ha lasciato, ma continuerà ad essere un punto di riferimento per chi crede, ama e vuole la sinistra a Viareggio e in Italia.”

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andrea antonioli milziade caprili morte ricordo sinistra viareggio

ultimo aggiornamento: 12-06-2013


TANTI AUGURI PAOLO!

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