CAMAIORE. “Dai nostri cittadini, che abitano in paesi di campagna,collina o montagna, che vivano in città piccole o più grandi, giungono domande di sicurezza sempre più pressanti: solo negli ultimi tempi questo tema appare superato dal bisogno e dalla certezza di lavoro”.

Lo scrive Fabrizio Pellegrini, coordinatore a Camaiore di W l’Italia. “Ma le questioni relative alla sicurezza – aggiunge – sono pur sempre all’attenzione di tutte le Amministrazioni. I motivi per cui si è risvegliato questo bisogno sono molteplici: la trasformazione rapida delle nostre città con la perdita di reti sociali e di conoscenza reciproca, la diminuzione degli esercizi commerciali di vicinato, la diminuzione della capacità della famiglia di rappresentare un forte ambiente di protezione per i suoi componenti, la presenza sempre più numerosa di persone anziane e single più soli e fragili rispetto ai contesti in cui vivono, la presenza di stranieri concentrati in alcune strade e quartieri che accresce il senso di non appartenenza e non identificazione, la presenza di aree dismesse, degradate o poco vissute con l’impressione di abbandono che comunicano, le azioni della microcriminalità percepite dai cittadini in modo molto più profondo della grande criminalità e della criminalità organizzata, la diffusione di pratiche di indebitamento e relativa caduta nelle maglie dell’usura, l’amplificazione della paura a opera dei mezzi di comunicazione di massa, la sollecitazione continua verso catastrofi incombenti, l’uso della paura fatto da governi, apparati militari e imprese produttrici di armi per farci sentire molto più fragili di quanto siamo e imporre uno sviluppo a modo loro”.

“La molteplicità delle ragioni della ricerca di sicurezza da parte dei cittadini denota la complessità del problema, che non si risolve semplicemente, e chiama in causa una molteplicità di azioni che le Amministrazioni Pubbliche sono chiamate a realizzare”.

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