PIETRASANTA. Un weekend al MUSA tra cinema, arte e architettura contemporanea.

Entra nel vivo la rassegna dedicata al documentario d’arte e alla video art, dal titolo “Scolpire il Tempo”, ideata e prodotta dalla Fondazione Centro Arti Visive in collaborazione con Regione Toscana, Comune di Pietrasanta, Camera di Commercio e Artigianart. Un’iniziativa a cura di Alessandro Romanini.

Venerdì 21 giugno protagonista è Louis Kahn, architetto visionario, cui il figlio ha dedicato un suggestivo documentario che ripercorre le principali tappe professionali e private.

Un percorso guidato  attraverso la realizzazione di progetti come il Parlamento bengalese a Dacca, il Salk Institute, l’Art Gallery della Yale University. Progetti che testimoniano l’influenza esercitata su Kahn dagli edifici classici e dalle rovine greco-romane e la conquista di uno stile improntato alla monumentalità che ispirerà le generazioni successive.

Sabato 22 giugno , Matthew Barney illustra in prima persona la propria poetica espressiva, caratterizzata dall’utilizzo dei vari media, dal disegno, al cinema, dalla performance alla fotografia dal documentario a lui dedicato dalla serie Art 21.

Dalla celeberrima serie di film d’artista “The Cremaster” alla serie di disegni realizzati con originali “costrizioni” Drawing Restraint, alla sua vita di campione di atletica al matrimonio con la pop star Bjork, le mostre, i musei, i nuovi progetti, la sua visione dell’arte contemporanea e molto altro in questo documentario della durata di un’ora.

Domenica 23 giugno sale in cattedra la storia del cinema narrata in modo originale da un personaggio che di questa storia ne fa parte: Jean Luc-Godard. Si presenta la sua Histoire du Cinéma, opera divisa in 8 capitoli (domenica 23 i primi 4), che ha richiesto 10 anni di preparazione (dal 1988 al 1998) e che rappresenta la punta più alta della riflessione sul cinema da parte di uno dei protagonisti della Nouvelle Vague francese.

Un’acuta riflessione e un atto d’amore nei confronti del cinema; un viaggio tra cinema, letteratura, scienza, pittura e musica, incrociando immagini e suoni, testi e parole.

Tema centrale dell’opera proposta allo spettatore con una formula originale è il legame del cinema con la storia, con le storie, un documentario che è allo stesso tempo un saggio filosofico, un video d’arte e una narrazione in forma di immagini, con cui il regista di film come “All’ultimo respiro”, “Pierrot le Fou”, “Il Disprezzo”, omaggia la settima musa.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il Centro Arti Visive al tel. 0584 792655, o per mail: [email protected]

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ultimo aggiornamento: 20-06-2013


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