(foto Alberto Macaluso)

VIAREGGIO. Eletta al quarto tentativo e costretta a fare i conti con un PD spaccato, Chiara Romanini non si scompone. Voluta “soltanto” dalla maggioranza, con 13 voti su 23, la neo presidente del consiglio comunale di Viareggio, accetta la sfida con un entusiasmo contagioso e con un forte senso di responsabilità: “Sarà un impegno gravoso, perché dovrò dimostrare di essere il presidente di tutti – spiega -. Condivisione e trasparenza saranno alla base del mio operato, per questo saranno frequenti le riunioni con le commissioni ed i capigruppo”.

Le crepe all’interno della maggioranza sono apparse evidenti. Le due schede bianche, quelle di Paterni e Bertoli – entrambi esponenti del PD – fanno discutere. Eppure per Romanini non è il caso di drammatizzare: “La fortuna di questo partito è che è talmente vasto e variegato che non ha un pensiero unico. Lavorerò con loro (Paterni e Bertoli, ndr) per colmare questa differenza iniziale”.

Nessuna preclusione, ma apertura totale alle diverse forze politiche: “Voglio tutelare l’opposizione, facendo capire che sarò sempre a disposizione. Organizzeremo consigli comunali in varie parti della città e cercheremo di dar vita a tutta una serie di eventi per offrire maggiori attrattive ai turisti. Mi sembra un buon segnale di partenza. Attraverso una collaborazione costante tra amministrazione e consiglio riusciremo a fare buone cose, anche se criticherò e bacchetterò quando sarà necessario”.

E a chi la accusa di essere il braccio destro di Betti, risponde prontamente: “Le critiche? Fanno parte del gioco, le accetto e cerco di farne tesoro. Io ho appoggiato totalmente il candidato sindaco scelto alle primarie del PD. Chi mi conosce sa che io non faccio le cose marginalmente”.

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