(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. Le categorie economiche della città, attraverso le Reti di Imprese di ASCOM, balneari, albergatori e della nautica, nel giorno della 4° commemorazione del disastro ferroviario di Viareggio, si uniscono al ricordo commosso della strage ed invitano tutte le attività economiche ad esporre in questi giorni la locandina qui allegata, che è possibile scaricare dalla sezione news, in evidenza sul sito www.ascomviareggio.it

Il documento intende sensibilizzare in primo luogo i turisti sui fatti che accaddero quella maledetta notte, ricordando che un corteo commemorativo partirà da Piazza Margherita sabato sera (29 giugno), alle ore 20.30.

Questo il testo, scritto da Daniela Rombi, che compare nel manifesto:

“Questo è il quarto anno che ci ritroviamo e io ho ancora questo vestito viola. È il solito, è quello di quella notte, quello della fine della nostra vita di prima. I trentadue nomi della strage della stazione sono sempre qui con noi e con voi, ci sostengono, ci aiutano, ci danno coraggio, ci danno la forza di andare avanti anche se con il dolore del primo giorno. Domani saranno quattro anni che siamo qui, sulle strade insieme a voi, perché loro non ci sono più e tocca a noi continuare la vita per loro.

Tocca a noi farli conoscere al mondo perché loro non lo conosceranno più, tocca noi far sapere perché sono dovuti morire così. Nessuno di noi saprà mai come Emanuela sarebbe stata da grande, o Luca e Lorenzo e Iman giovani ragazzi, o se Federico e Elena avrebbero avuto un bambino, e Antonio non vedrà il suo primo nipotino; avevano ancora tante, troppe cose da fare, ma qualcuno ha strappato loro la vita negandogli il futuro. Ma proprio a queste 32 persone una risposta deve essere data: sapere la verità sulla loro morte, di chi sono le responsabilità e la certezza che chi ha sbagliato paghi per tutte queste vite che non ci sono più e che una tragedia simile non accada mai più a nessuno.

Ecco perché ora noi dobbiamo pensare al futuro, dobbiamo pensare all’udienza preliminare e al processo, perché questo è il prossimo passo fondamentale. In quell’aula di tribunale non ci saremo solo noi familiari e tutta Viareggio a chiedere giustizia, ma ci saranno soprattutto loro. Vogliono sapere perché non possono più vivere la vita che avevano, saranno lì a chiederlo attraverso la nostra presenza, attraverso la nostra tenacia, attraverso la nostra voce. Non hanno avuto la vita e noi per loro dobbiamo sapere perché, non possiamo darci pace in altro modo. E noi tutti dobbiamo sapere che la risposta va data principalmente a 32 vite che non ci sono più”.

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29 giugno ascom daniela rombi ricordo viareggio

ultimo aggiornamento: 28-06-2013


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