VIAREGGIO. “Nella prima uscita pubblica l’Assessore Alessandro Caprili, per rimanere nella metafora calcistica, è andato subito in “autogol”. Neppure il famoso Niccolai, non Manrico, già sindaco di Pietrasanta e tante altre cose ancora, ma Comunardo, il famoso difensore del Cagliari degli anni ‘70, era stato così rapido nel realizzare nella sua porta un incredibile “centro”. Sì al nuovo Stadio, sì alla Cittadella dello Sport. Clamoroso”.

A paragonare l’assessore Caprili al calciatore Comunardo è il consigliere comunale Pdl, Aldo Paoli.

“Riesumato e riabilitato d’un sol colpo uno degli obbiettivi della Giunta di Centrodestra e riportato in vita il Regolamento Urbanistico da questa proposto. Ma il risveglio è stato brusco, senza alcun riferimento all’ex Sub Commissario.

Subito allestiti i vari Tribunali del Popolo, il malcapitato Ragioniere, per nulla difeso da alcuno del  suo Partito, il PD, ha ritratto le mani dalla marmellata e nelle vesti del più noto collega Fantozzi ha chiesto scusa, con acclusa promessa di non farlo più.

Il nostro Assessore si era dimenticato che negli accordi della “Babele” di sinistra i patti erano chiari: lo sviluppo sarà zero, non zero virgola.

Ma un merito va riconosciuto all’Assessore Alessandro Caprili, aver inaugurato una nuova via per pacificare la propria coscienza: la possibilità di esprimersi a titolo personale. Un gran bel conflitto tra quel che si pensa e quello che si è costretti a non fare”.

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ultimo aggiornamento: 09-07-2013


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