PIETRASANTA. Esattamente sei  anni fa se ne andava Franco Martini, uno dei fautori del Festival La Versiliana sin dalla sua nascita, che sotto la sua guida di direttore artistico ha conosciuto anni di splendore. Se “La Versiliana” è diventata uno dei punti di riferimento nel panorama nazionale dei Festival, un marchio riconoscibile nel complesso mondo dello spettacolo, molto si deve a Martini, che ha trasferito in questa “creatura” la sua passione e competenza per lo spettacolo, trasformando un evento di intrattenimento in una fabbrica di eventi, di produzioni, in una sola parola, di cultura.

“Martini – dichiara Manrico Nicolai, oggi direttore generale della Fondazione e allora uno dei “creatori” della Versiliana assieme a Martini – ha saputo associare lo svago e la riflessione, la vocazione vacanziera e un pizzico elitaria della Versilia, con l’impegno sociale e il dibattito culturale, senza mai perdere di vista ciò che a lui piaceva di più, ovvero lo spettacolo. Con la Versiliana,  Franco Martini ha espresso il meglio di sé, collaborando alla creazione di un progetto unico di intrattenimento che dal pomeriggio proseguisse fino allo spettacolo della sera fino oltre la mezzanotte. Se ne andò il 12 luglio 2007, alla vigilia dell’inaugurazione del Festival e nel giorno dell’inaugurazione, quest’anno, vogliamo ricordare la sua figura di apprezzato organizzatore, ma anche di uomo lungimirante che nel suo lavoro sapeva riversare tutta la passione per lo spettacolo e l’amore per la Versilia”.

Pistoiese di nascita, Martini aveva a lungo  risieduto e lavorato a Roma per l’organizzazione delle stagioni di diverse compagnie teatrali in ambito nazionale ed internazionale al servizio della produzione e direzione artistica di eventi e manifestazioni culturali di grande prestigio. Con la Versiliana e il primo Festival datato 1980, grazie alla collaborazione con il Comune di Pietrasanta che aveva acquisito l’anno prima tutto il Parco con la villa annessa, salvati dalla speculazione edilizia e dal degrado, Franco Martini poté con l’incarico di Direttore Artistico esprimere tutta la sua creatività, riempiendo negli anni di contenuti uno spazio che naturalmente si prestava alla sperimentazione: si iniziò con il teatro, per arrivare nei cartelloni successivi al balletto e infine all’avvio degli Incontri al Caffè, resi celebri da Romano Battaglia, caratterizzati dalla presenza di personaggi famosi della cultura, della politica, dello spettacolo, delle scienze, riproponendo nel Festival della Versiliana la Versilia non più solo come solo terra del divertimento, delle vacanze e dei più famosi locali da ballo, ma soprattutto come luogo della sperimentazione, della cultura, del teatro e dell’arte. Un beneficio di cui ancor oggi si continua a godere.

 

 

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