VIAREGGIO. La Polizia di Lucca sta concludendo una corposa indagine nei confronti di un sodalizio composto da 4 persone, che attraverso una società creata ad arte ha truffato oltre 50 ditte della Toscana ed anche del nord Italia. L’ indagine, durata circa 9 mesi, trae spunto da una notizia raccolta dal territorio, ove il proprietario di un capannone ad uso commerciale della zona di Guamo segnalava traffici sospetti da parte della ditta che da qualche mese si era insediata, con tanto di contratto di affitto, nel suo immobile. Le indagini si sono concentrate sulla fantomatica ditta di Guamo, che si occupava di cantieristica navale e che ordinava materiali di tutti i tipi a diverse aziende, eludendo peraltro le disposizioni sull’iva. Dopo circa tre mesi, quando sono arrivate in Questura o in Procura le prime querele, la ditta ha improvvisamente chiuso, salvo poi apparire a S. Maria a Monte (PI) con un nome ed un oggetto sociale diversi, ovvero il commercio all’ ingrosso di materiali edili. Qui i poliziotti della mobile lucchese, dopo aver ricostruito le varie fasi ed i trucchi anche contabili della attività truffaldina, hanno fatto il blitz conclusivo, sequestrando l’ intero capannone a parte della refurtiva, che è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. I 4 correi, indagati a vario titolo per truffa continuata in concorso, falso, sostituzione di persona e favoreggiamento reale, sono residenti tra Pontedera, Pistoia Montecatini e Altopascio. Nel mirino delle loro truffe attività del nord Italia e soprattutto della Toscana, con particolare attenzione per quelle della provincia di Lucca. Il valore economico delle truffe scoperte ed attribuite al quartetto è di circa 250.000 euro.

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ultimo aggiornamento: 21-07-2013


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