SERAVEZZA. “La Chiesa romanica di San Martino alla Cappella non è solo uno dei maggiori monumenti del romanico versiliese ed un luogo di culto tra i più amati in zona, ma è la testimonianza più viva del rapporto fisico e culturale che lega Michelangelo alle cave del Monte Altissimo e, per molti seravezzini, il punto nodale dell’identità di appartenenza al nostro territorio. Essa è, in particolare, il luogo identitario di tutte le comunità e i paesi della collina e montagna seravezzina.” Così scrive Ettore Neri, sindaco di Seravezza, in una lettera in cui fa appello a parlamentari e autorità regionali per la ricerca di fondi per restaurare la Chiesa di San Martino a La Cappella
“Il complesso monumentale de La Cappella è uno dei punti di eccellenza del progetto territoriale della ‘Via dei marmi e di Michelangelo’ che l’Amministrazione da me guidata ha concepito negli ultimi anni per dare valore e risalto ai beni artistici e ambientali di Seravezza.
“L’impulso forte che da anni abbiamo voluto dare alla valorizzazione della nostra storia e cultura e del vasto patrimonio architettonico e paesaggistico del nostro Comune risulta valido, oggi più che mai, anche alla luce del recente riconoscimento del Palazzo Mediceo di Seravezza nel Patrimonio Mondiale Unesco all’interno del Sito Seriale delle Ville e Giardini Medicei della Toscana.
“Come Amministratori comunali, consci dell’importanza, non solo locale, del complesso monumentale de La Cappella, fin dai primi momenti, successivi ai dissesti strutturali, abbiamo esortato la Diocesi e la Parrocchia a intraprendere soluzioni immediate e a tenerci informati sulle stesse mettendo, al contempo, a disposizione gli uffici per definire procedure svelte e sicure.
“A questo scopo sono sorti anche due Comitati spontanei di cittadini che da oltre un anno si stanno adoperando, con grande impegno e dedizione, nella ricerca di fondi e sostegno.
“Va dato atto ai responsabili tecnici della Diocesi di Pisa e al Proposto di Seravezza, Don Ermes, di aver proceduto in modo deciso e rapido nella ricerca di finanziamenti per la realizzazione delle opere e nella predisposizione di soluzioni tecniche in grado di risolvere il problema basate.
“L’approccio metodologico per la risoluzione dei gravi problemi statici del complesso, portato avanti dalla Diocesi e dal parroco, è corretto e ci fa ben sperare su una soluzione, in tempi medi, del problema.
“A breve dovrebbe essere in pronto il cantiere per il primo lotto di lavori, già finanziato dalla Curia anche con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: lavori che dovrebbero, intanto, essere in grado di scongiurare ulteriori aggravamenti delle lesioni e dei cedimenti e di predisporre le basi per ulteriori e definitive opere .
“Pur non essendo possibile, considerata l’epoca di realizzazione dell’edificio e la necessità di mantenimento delle murature antiche, l’adeguamento alle normative antisismiche, il progetto consentirà comunque un miglioramento nel comportamento delle strutture alle sollecitazioni derivanti da un eventuale terremoto. Purtroppo le risorse finanziarie utili a consentire una rinnovata e sicura fruibilità del monumento non sono ancora state completamente reperite.
“Per questo la Curia di Pisa e il Proposto di Seravezza hanno presentato domanda di finanziamento alla Regione Toscana sul POR “Competitività regionale e occupazione FESR 2007/2013”, Asse 5, Linea di Intervento 5.4°: sostegno per la tutela, la valorizzazione e la promozione delle risorse naturali e culturali ai fini dello sviluppo di un turismo sostenibile.
“Credo che tutti voi comprendiate ed apprezziate lo sforzo che un intero territorio sta facendo per salvaguardare e consegnare al futuro nelle migliori condizioni un patrimonio di valore inestimabile come quello della Chiesa di San Martino a La Cappella e mi auguro che farete il massimo, di quanto nelle vostre possibilità, per aiutarci a raggiungere l’obiettivo sperato.
“Riaprire quanto prima la Chiesa, tornare a celebrare battesimi e matrimoni in un luogo così magico e suggestivo è l’aspettativa di tutta la popolazione di Seravezza e della Versilia e noi vi ringraziamo fin da ora per la vostra collaborazione.”
