MASSAROSA. Pubblichiamo  la nota che Fabrizio Biagioni su richiesta dell’amministrazione comunale ha prodotto per spiegare la propria posizione ed i motivi per i quali non aveva informato l’amministrazione sul procedimento in atto.

“In relazione alle notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale, relative al coinvolgimento del sottoscritto in un procedimento penale – pendente nella fase delle indagini preliminari, senza che lo stesso abbia ancora interloquito con la Pubblica Accusa, cosa che intende chiedere nei prossimi giorni – ove si contestano fatti inerenti la gestione societaria della società di calcio Lucchese Libertas As, nella quale il sottoscritto – preme sin d’ora sottolinearlo – ha ricoperto la carica di Presidente del consiglio di amministrazione per un periodo di soli quattro mesi, adempiendo diligentemente a tutti i doveri discendenti dalla carica, sono a precisare che ho appreso anche io dai quotidiani locali, con mia grande sorpresa e sbigottimento, del mio coinvolgimento nell’inchiesta.

 “Mi è stato peraltro successivamente notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, che mi consente di esercitare per la prima volta i miei diritti di difesa, e sono fermamente convinto di rappresentare – in ogni sede: dinanzi al Pubblico Ministero, dinanzi al primo Giudice che si occuperà di valutare la mia posizione – la mia più completa estraneità alle accuse che vengono formulate. Contestazioni che, in ogni caso, non ipotizzano nemmeno lontanamente, come invece maliziosamente traspare da qualche erroneo riferimento giornalistico, ad un mio doloso coinvolgimento in fatti di bancarotta fraudolenta, ma fanno invece riferimento a (infondati) addebiti di negligenza, che concernono ictu oculi periodi di gestione diversi da quel brevissimo intervallo temporale di quattro mesi nel quale, per puro spirito di riconoscenza e per amore nei confronti della città di Lucca, ho ricoperto un ruolo attivo nella vita della locale squadra calcistica.

 “In relazione alla circostanza che io non l’abbia comunicato ufficialmente tengo a precisare che si trattava di un mero atto di chiusura indagine e non di un rinvio a giudizio – che certamente avrei provveduto a comunicare prontamente -, quindi di un atto la cui conoscenza era limitata agli indagati e ai loro difensori, essendone esclusa anche la persona offesa. Tanto dovevo alle S.V. Ill.me per rappresentare, con immutata stima e fiducia, la mia posizione in qualità di Presidente e AD di Sermas Servizi spa”.

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ultimo aggiornamento: 26-07-2013


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