MASSAROSA. “Mi corre l’obbligo di tentare di arginare la campagna di disinformazione e travisazione della realtà portata avanti dalla Sinistra Comune sul suo operato e di denigrazione nei miei confronti. Sino ad oggi non ho mai risposto alle falsità dichiarate nei miei confronti, oggi mi permetto di precisare solo alcuni punti”.

“Non sono, come invece falsamente affermano, mai stato in maggioranza, ne Consigliere Comunale, ne ho mai partecipato attivamente alla vita politica prima del 2009, dove mi candidai in una lista civica. Risultando il primo dei non eletti e con la voglia di contribuire a migliorare lo stato delle cose a Massarosa, ho colto l’opportunità offertami dall’UDC, che ringrazio, di occuparmi dei problemi concreti e reali del mio Comune, il mio costante impegno e’ sotto gli occhi di tutti”.

“Contrariamente a ciò che affermano non mi sono mai “scagliato” contro i lavori fatti, ma ho, senza sconti a nessuno, criticato i lavori “malfatti”, “malgestiti” “malprogrammati” e gli sprechi di denari pubblici che il loro operato costantemente ha comportato. Nel merito, non ho criticato i lavori alla palestra della scuola di Bozzano, ma che pioveva dal tetto appena rifatto. Non ho criticato i lavori alla scuola di Massarosa, ma che alcuni lavori erano in realtà abusi edilizi. Non critico l’asilo di Quiesa, ma che non ancora aperto ma gia’ inagurato, sale acqua dal pavimento”.

“Dico che Bargecchia ha subito un torto enorme, per colpa di previsioni errate e che il costo delle soluzioni dell’Assessore di Sinistra Comune risulta oggi ben più alto della mia proposta. Oggi non critico i lavori per la scuola di Stiava, ma la mancanza di ogni programmazione da parte dell’Assessore di Sinistra Comune, che solo in data 13/05/13 si accorge del l’urgenza dei lavori ed affida “vista” l’urgenza “causata” dal via ai lavori a Piano di Conca e visto che i dipendenti dell’ufficio tecnico comunali sono già impegnati su “altro” un incarico a progettista esterno per €24.000 o così +o- recita la loro delibera. Prevedibile è anche l’affidamento dei lavori a chi può farlo con l’urgenza creata dal non aver pianificato, rispetto a chi può fare le condizioni migliori ottenibili”.

“Il problema di fondo è che queste urgenze derivate dalla non corretta programmazione si traducono in maggiori costi e minori opere totali realizzate, che poi sono proprio quelle inserite nella normale programmazione. Infine non è neppure vero, per ciò che conta,che non ho criticato alcune scelte sulla scuola della Gelmini quando era Ministro, ma questo risulta impossibile da credere per chi come loro pare pensare con il paraocchi”.

Alberto Coluccini

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ultimo aggiornamento: 27-07-2013


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