PIETRASANTA. “La protesta dei cittadini contro la TARES è pienamente comprensibile ed in gran parte giustificabile, ma altrettanto del tutto mal indirizzata. Non sono infatti né il Comune di Pietrasanta, né i Comuni in generale, gli inventori di questa tassa che è stata imposta dal Governo precedente in sostituzione della vecchia TARSU su raccolta e smaltimento rifiuti” lo scrive Daniela Ferrieri, Assessore al Bilancio e Finanze delComune di Pietrasanta.

“La novità della TARES è quella di imporre la copertura al 100% del costo del servizio, compreso il personale amministrativo, mentre prima non c’era questo obbligo e si variava nei diversi Comuni da una copertura del 75% fino al 95%. Per il Comune di Pietrasanta, rispetto all’anno precedente, la variazione complessiva in aumento dei costi del servizio che viene ad essere coperta dai pagamenti di cittadini ed imprese è pari al 10%.
“Considerato dunque che la TARES viene calcolata in questo modo, come copertura integrale dei costi del servizio, c’entrano poco con la tassa i costi generali del Comune e la riduzione delle spese per le società partecipate. Comunque, come più volte detto, l’ Amministrazione Comunale ha ridotto in quattro anni la spesa del personale e consulenze di due milioni di euro (con trentadue persone in meno!) ed ha portato i bilanci delle società partecipate da una perdita complessiva di 1 milione di euro all’anno ad un attivo di un milione.
“Per arrivare dunque ad una riduzione della TARES su cittadini ed imprese si deve lavorare soprattutto sui costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e questo è l’obiettivo che si è posto l’Amministrazione Comunale. Il contratto di servizio con ERSU per l’anno prossimo potrà essere rivisto considerato l’ottimo lavoro svolto per ridurre i costi generali della società, come saranno ridiscussi alcuni aspetti organizzativi della raccolta per razionalizzare il servizio ed ottimizzare i costi relativi.

(Visitato 23 volte, 1 visite oggi)

Premio Carducci, tutti i vincitori

The Color Run: un successo di colori