SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Il feeling tra il Viareggio ed i rigori non c’è. Un po’ come un uomo che prova a corteggiare una donna che puntualmente lo rifiuta. Per la terza volta in stagione i bianconeri vengono puniti dal dischetto. Ma stavolta fa assai più male. Perché il Milano, vincendo ai rigori, si prende la finale scudetto, relegando i versiliesi ad accontentarsi della finale per il terzo posto.

Il Viareggio deve prendersela unicamente con se stesso, perché aveva praticamente in mano la partita, ma poi ha gettato tutto alle ortiche, subendo una clamorosa rimonta. Dalle stelle alle stalle nel giro di mezz’ora. Ed alla fine Gori ed i suoi compagni versano lacrime amare. Già, Gori, croce e delizia: perché segna una tripletta d’autore, ma fallisce il proprio rigore, come era già accaduto a Montalto di Castro contro il Mare di Roma.

Aver giocato meglio non è bastato. Serviva qualcosa di più, specie nella parte finale di gara. L’inizio era stato bello, quasi incredibile. Nel primo tempo in campo ci sono solo i bianconeri. Che nel giro di tre minuti colpiscono con Ramacciotti di testa al 7′ e con Gori da due passi al 10′ dopo un tiro finito sulla traversa di Marrucci.

Ed anche nella seconda frazione, almeno nelle battute iniziali, non sembra esserci storia: Ramacciotti segna in fotocopia – incornata su angolo di Valenti – poi Rafael accorcia, ma ancora Gori riporta i suoi a distanza di sicurezza, coronando un’azione spettacolare con una conclusione al volo. Milano, però, dimostra di saper resistere, con Cataldo e Catarino che segnano, tenendo ancora tutto aperto.

Nel terzo ed ultimo tempo il Viareggio va ancora di più in affanno, i rossoneri ne approfittano e ancora con Catarino vanno in gol per il 4-4. Non mancano le occasioni da entrambe le parti, ma il punteggio rimane lo stesso sino al termine. Si va all’overtime: Milano colpisce a freddo con Rafael – ingenua la difesa bianconera – ma Gori salva i suoi con un bolide dalla distanza.

Sono necessari, a questo punto, i rigori. Comincia Viareggio, con Gori alla battuta: “Tin-Tin”, però, sbaglia, sparando su Menescardi, che respigne. Ahmed, invece, spiazza Battini regalando a Milano un’insperata finale scudetto. È la stagione dei rimpianti per un Viareggio che esce a mani vuote da una stagione che lo ha visto protagonista. Domani (4 agosto) la finale per il terzo posto. Una consolazione magra. Magrissima.

VIAREGGIO-MILANO 5-6 (d.c.r.)

VIAREGGIO: Carpita, Marrucci Ma., Romanini, Ramacciotti, Marrucci Mi., Marinai, Gori, Di Tullio, Pacini, Valenti, Di Palma, Battini. All. Santini.

MILANO: Menescardi, Ceriani, Catarino, Cataldo, Campolongo, Rafael, Russo, Ahmed, Soncini, Amarelle, Longo, Chiodi. All. Panizza.

Arbitri: Matticoli (Isernia) e Grisci (Roma 1).

Reti: 7′ pt Ramacciotti (V), 11′ pt Gori (V), 2′ st Ramacciotti (V), 5′ st Rafael (M), 5′ st Gori (V), 5′ st Cataldo (M), 7′ st Catarino (M), 3′ tt Catarino (M), 1′ et Rafael (M), 3′ et Gori (V).

Sequenza rigori: Gori (V) parato, Ahmed (M) gol.

Parziali: 2-0, 4-3.

Note: ammonito Catarino (M).

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