VIAREGGIO. “Le famiglie delle vittime vogliono risposte, vogliono giustizia, non vogliono mai più sentir parlare di ‘spiacevolissimo incidente'”. Con queste parole la ‘Cittadina al Senato’ del Movimento Cinque Stelle Sara Paglini ricorda in Senato la strage di Viareggio del 29 giugno 2009, e il processo in corso.

Di seguito l’intervento del senatore, integrale. O il video del suo intervento al Senato.

“32… Sono 32 le persone atrocemente ammazzate, esplose, dilaniate, carbonizzate, strappate alla vita,… nella strage della stazione di Viareggio di 4 anni fa. In rete si possono trovare le storie di tutti loro, le loro speranze, le loro aspirazioni, i loro progetti per il futuro… me le sono andata a leggere, ad ascoltare, invito tutti noi a farlo per meglio sentirci partecipi di tanta sofferenza. Oggi tutti loro non ci sono più. Chi oggi resta, non si da’ pace, e chiede VERITA’ e GIUSTIZIA. Le famiglie delle vittime chiedono alle istituzioni delle RISPOSTE. Le famiglie delle vittime non vogliono più sentir dire che la tragedia dove morirono 32 persone, fu semplicemente uno “spiacevolissimo episodio”. La strage della stazione di Viareggio si poteva e doveva evitare”.

“Le persone in questione, tante famiglie intere, bambini e bambine innocenti… morirono all’istante, molti di loro soffrirono le pene dell’inferno per giorni e giorni, prima di chiudere gli occhi definitivamente… ATROCITA’ . L’incidente di Viareggio avvenne perchè ci furono omissioni gravissime nei vertici delle ferrovie, tant’è che ben 32 dirigenti, tra cui l’Amministratore delegato del Gruppo ferrovie dello Stato Ing. Mauro Moretti, sono stati rinviati a giudizio. I reati contestati dalla Procura sono disastro ferroviario colposo, incendio colposo e omicidio e lesioni colpose plurime. Ad alcuni imputati sono state contestate anche violazioni delle norme della sicurezza sul lavoro.

“Oggi una manifestazione qua a Roma, di fronte a Trenitalia ricorderà (ha ricordato) le vittime del disastro ferroviario e chiederà (ha chiesto) che l’Ing. Mauro Moretti NON venga confermato nuovamente nel suo incarico.incarico che oltretutto gli frutta ben 870 mila euro in compensi. A Viareggio quella notte del 29 giugno 2009 non fu una FATALITA’. Quelle notte avvenne perchè chi doveva vigilare non vigilò, perchè chi era chiamato a dirigere le ferrovie non valutò e non verificò le conseguenze dei tagli alla manutenzione di linee e vetture. Oggi nel settore del trasporto ferroviario la logica del mero profitto e della privatizzazione ha portato ad una riduzione dei servizi offerti, tagli ai treni dei pendolari e in contemporanea soldi a pioggia all’alta velocità. E’ così importante investire così tante risorse solo sui Freccia Rossa per percorrere la tratta Roma-Milano in poche ore, quando dal 2007 ad oggi più di 40 lavoratori sono morti sui binari per carenze gravi in relazione alle norme sulla sicurezza? E’ evidente che se si è arrivati a tanto è perchè coloro che siedono ai vertici di Trenitalia non hanno svolto il loro lavoro con il massimo della cura e delle regole”.

“Noi del Movimento 5 Stelle riteniamo che chi ha sbagliato debba pagare e soprattutto che chi non ha fatto bene il suo lavoro, non possa essere nominato Cavaliere del Lavoro, come è avvenuto nel caso del signor Mauro Moretti , nomina mai peggio conferita , poco dopo la strage di Viareggio. Ci sono persone in Italia che sono state rinviate a giudizio con gravi capi di imputazione e che oggi siedono ai vertici di importanti aziende. Per esempio ,Gianni De Gennaro, oggi alla guida di Finmeccanica, fu rinviato a giudizio per istigazione alla falsa testimonianza nel caso del G8. in Italia siamo 60 milioni, così difficile trovare persone capaci, preparate, non indagate per gravi reati a cui affidare incarichi di alta responsabilità? Pare che per fare carriera in Italia sia necessario essere stati sotto processo”.

“A Viareggio 32 persone sono morte, per incuria e leggerezza. Rosario – Maria Luisa – Andrea – Alessandro – Antonio – Marina – Iman – Hamza – Mohammed – Aziza – Nadia – Claudio – Abdellatif – Nouredine – Ana – Mario – Elena – Federico – Emanuela – Mauro – Magdalena – Ilaria – Michela – Emanuela – Stefania – Luca – Lorenzo – Angela – Rachid – Sara – Roberta – Elisabeth . Le vittime della strage meritano rispetto e noi possiamo onorare la loro memoria lottando per la VERITA’, affinchè disastri simili non si ripetano mai più. Il M5Stelle chiede fermamente responsabilità e accuratezza nelle scelte di incarichi importanti affidati a chi amministra la ”cosa pubblica”.

 

 

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