MASSAROSA. Si è svolto mercoledì 7 agosto a Firenze l’incontro tecnico tra la Regione Toscana e i comitati per la difesa del trasporto pubblico e delle stazioni per entrare nel dettaglio rispetto ai provvedimenti da adottare dal prossimo dicembre, con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario. Per la Versilia erano presenti Mario Salvadori e Barbara Mangiapane.

“Ricordiamo – scrivono – che la proposta dello scorso della Regione era quella di sopprimere 44 treni sulla tratta Viareggio-Pistoia, nonchè la soppressione delle stazioni di Massarosa-Bozzano, Nozzano, Capannori-Tassignano, Porcari e Montecarlo sul territorio provinciale; proposta che ha visto la nostra mobilitazione e quella di tutto il territorio provinciale. Dopo diversi incontri del nostro coordinamento con gli enti locali del territorio, con la 7° commissione del Consiglio Regionale, con l’assessore Ceccobao prima e Ceccarelli poi, siamo riusciti a scongiurare la chiusura delle stazioni, anche se a partire da dicembre verranno soppressi i treni in partenza da firenze alle 8.38, 14.38 e 20.38 e i treni in partenza da lucca alle 8.39, 14.39 e 20.39”.

“Invece tra Lucca e Viareggio rimangono tutti i treni in fermata a Massarosa e due in meno a Nozzano per effetto della soppressione delle navette in partenza da Lucca alle 9.59 per Viareggio e quella delle 12.29 da Viareggio per Lucca. In sostituzione di queste, ma solo a Massarosa, fermeranno le missioni veloci Firenze-Viareggio con fermata a Massarosa alle 10.40 e il Viareggio-Firenze con fermata a Massarosa alle 12.20. Pur consapevoli di essere riusciti a scongiurare una mattanza nel servizio ferroviario sulla linea, ribadiamo, e lo abbiamo ripetuto oggi alla Regione, che, non solo i tagli per quanto ridotti creeranno ulteriori disagi ai pendolari, ma che soprattutto occorre procedere velocemente agli investimenti infrastrutturali, a partire dal già finanziato raddoppio del tratto Pistoia – Montecatini per poi estendere l’intervento fino a Viareggio. Dove sono finiti i soldi già a disposizione? Lo stesso dicasi per le altre nostre linee deboli come la Pisa-Lucca Aulla”.

“Noi – concludono – come Coordinamento per la difesa del trasporto pubblico continueremo a dare battaglia per il miglioramento della linea e per la difesa dei diritti dei pendolari e dei lavoratori delle ferrovie. Chiediamo che la Provincia e il Comune di Lucca rompano il silenzio assordante e dimostrino nei fatti di volere una mobilità sostenibile: gli altri comuni della provincia e i cittadini non possono essere più lasciati soli in questa lotta”.

 

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