FORTE DEI MARMI. I Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Viareggio congiuntamente ai militari della Stazione Carabinieri di Forte dei Marmi hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, tre rapinatori tutti di origine napoletana, disoccupati e pregiudicati, per aver commesso una rapina impropria di un orologio del valore di circa 40.000 euro ai danni di un imprenditore in vacanza a Marina di Pietrasanta.

Per stroncare il diffuso fenomeno dei furti di orologi di valore in Versilia, i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Viareggio, congiuntamente ai militari della Stazione Carabinieri di Forte dei Marmi, nelle ultime settimane hanno intensificato i servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle ore serali e notturne, con pattuglie in abiti civili e automezzi con tinte civili e targhe di copertura. Nello specifico, per tre notti di seguito, i sospettati sono stati osservati e pedinati dai militari che, instancabilmente e con grande tenacia investigativa, hanno raccolto numerosissimi elementi che alla fine hanno portato al risultato odierno.

Nel corso delle serate i militari hanno avuto modo di individuare i mezzi utilizzati dai malviventi, prima una moto Honda Hornet 600 di colore nero, già segnalata in precedenti azioni delittuose della stessa fattispecie e poi un’ autovettura Suzuki Swift azzurra: hanno visto 20130813_095702_resizedcome i mezzi si muovevano in diverse direzioni sempre nel centro di Forte dei Marmi, in Via Idone, in Via Giorgini, Via Matteotti, Viale Morin ecc., ma ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione è stato l’atteggiamento tenuto dai tre soggetti, ovvero gli stessi si dirigevano, anche separatamente, nei luoghi ove era maggiore l’afflusso di persone facoltose che uscivano o entravano nei locali in voga di Forte dei Marmi. Li hanno fotografati e cercato di seguire le loro azioni ma sia la sera di sabato che quella di domenica, non è stata registrata sul territorio alcuna azione delittuosa. Una svolta si è avuta allorquando i tre sono stati intercettati in autostrada e seguiti fino alla loro base logistica, un albergo di Pistoia. Altro particolare è dato dal fatto che la moto veniva lasciata sempre in Versilia, con la targa rivolta verso il muro, in modo da sfuggire ai controlli delle forze di polizia. Ma questo particolare ha attirato ancora maggiormente l’attenzione dei militari che, con grande intuito, hanno collegato tutti i movimenti dei sospettati e gli elementi raccolti. Nella serata di ieri, alle ore 23 circa, la Centrale Operativa ha avvisato le pattuglie sul territorio che un privato cittadino aveva subito la rapina di un orologio di ingente valore e che gli autori del reato si erano allontanati a bordo di una moto. A seguito di ciò, allo scopo di verificare se i soggetti attenzionati nei giorni precedenti erano gli stessi responsabili della rapina in questione, i carabinieri hanno intercettato la sukuki in autostrada e l’hanno pedinata fino a Pistoia, dove poco dopo si è unita la moto e i tre si sono recati nell’albergo in cui erano soliti dimorare. Avuta la certezza che i tre individui erano all’interno dell’albergo, previo cinturamento dell’immobile, i carabinieri, con l’ausilio dell’Arma del posto, nello specifico una pattuglia del Radiomobile di Pistoia, hanno fatto irruzione all’interno della camera d’albergo dei tre napoletani che, alla vista dei militari, hanno lanciato un oggetto dalla finestra. L’oggetto, recuperato poi dai militari, è emerso essere un orologio di 20130813_095738_resized2marca Audemars Piguet in oro rosa con il cinturino di caucciù nero, uguale a quello rapinato e descritto dalla vittima del reato che poco prima aveva chiamato il 112. A questo punto, allo scopo di accertare se i predetti individui erano effettivamente i responsabili del reato commesso, si è proceduto all’accompagnamento degli stessi presso gli uffici del comando per gli urgenti accertamenti del caso. La vittima ha riconosciuto il suo orologio, che gli è stato restituito dopo aver formalizzato la denuncia del reato subito.

Gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Lucca, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e dovranno ora rispondere del reato commesso.

Sono intanto in corso ulteriori indagini e accertamenti allo scopo di verificare se i tre siano gli autori di analoghe rapine e furti con strappo di orologi di valore avvenuti negli ultimi mesi in Versilia.

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ultimo aggiornamento: 13-08-2013


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