MASSAROSA. Se è trasparente come dice, Mungai porti i documenti sulla Sermas in Procura e alla Corte dei Conti. Ribadisce il concetto l’ex sindaco di Massarosa Fabrizio Larini. “Io non sono a capo di niente e di nessuno – dice, replicando alle parole del sindaco Mungai – sono semplicemente un cittadino nato e cresciuto a Massarosa che ha speso gran parte della sua vita servendo la propria comunità con dedizione, onestà e trasparenza; trasparenza vera non apparente, rispettando rigidamente la legge. Ho fatto il sindaco per ben 10 anni cambiando fortemente il volto delle nostre frazioni con ingenti investimenti sul territorio (milioni di euro), opere tutt’ora in corso di cui vi vantate di essere gli artifici, di realizzare e di inaugurare . Sono semplicemente un ex sindaco, ma prima di tutto un semplice cittadino che, ama il proprio territorio, la propria comunità, che è fortemente preoccupato del suo futuro vista la pochezza dell’azione amministrativa di chi la sta governando”.

“Sono particolarmente preoccupato – afferma l’ex sindaco  – di quanto accaduto all’interno del palazzo, delle ingiustizie, della discriminazione del personale, dal non rispetto delle regole, dalla ristretta cerchia della componente manageriale. Ho semplicemente richiesto che sia sottoposta all’ Autorità Giudiziaria, alla Corte dei Conti e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato una serie di scelte deliberate e votate dal centro-sinistra. Si tratta di una richiesta legittima che non dovrebbe destare nessun scalpore e preoccupazione se chi ha compiuto certi atti e chi li ha votati, ha agito con serenità, nell’interesse generale e nel rispetto della Legge”.

” A fronte di precise e puntuali richieste, come da tempo siamo abituati da questo centro-sinistra (non paragonabile ai vari protagonisti del passato che pur su fronti contrapposti avevano spessore politico e amministrativo), ho ricevuto risposte sconquassate, prive di contenuti, le quali non entrano in merito alle serie questioni sollevate. Possibile che gli stessi individui chiamati a rispondere ai punti sollevati, una volta chiamati a testimoniare ufficialmente alle Autorità Giudiziaria si giustificheranno con una “non conoscenza” e “ingiustificata ignoranza dei fatti”? Magari dichiarandosi votanti per disciplina di Partito?”

“L’unica risposta dovuta e sottolineo dovuta non a me personalmente ma all’intera comunità massarosese – insiste l’ex sindaco Larini  -si basa su la chiarezza dei fatti, sulla loro esplicitazione naturale senza ricorrere ad alcuna giustificazione o copertura. Questo e nient’altro dovevate rispondere, questo e nient’altro dovreste fare, credo che i cittadini di Massarosa stiano ben capendo con chi abbiamo a che fare”.

Certo in questi giorni si è tirato in ballo talmente tante volte la Procura che forse qualcuno, incuriosito, da Lucca forse due verifiche comincerà a farle.

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