STAZZEMA. “È ancora chiuso e inutilizzato il Centro di Accoglienza di Sant’Anna. Era il 12 agosto 2012, alla presenza del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, quando è stato solennemente inaugurato: bandiere al vento, applausi e il sindaco, con tanto di fascia tricolore, lo aveva definito il gioiello di famiglia, un vanto per la comunità dopo anni di attese. Sono stati spesi oltre due milioni di euro e la struttura è in un completo stato di abbandono.” A parlare è il consigliere comunale di opposizione Gian Piero Lorenzoni (Luce a Stazzema).

“Purtroppo siamo costretti a scrivere ancora sull’argomento perché il tasso di sopportazione è giunto ormai al culmine. Una struttura pensata agli inizi del 2000, dopo il varo della Legge 381 che ha istituito il Parco nazionale della pace, come luogo per l’accoglienza delle comitive che frequentano Sant’Anna: sono ancora molti i lavori, arredi compresi, che necessitano per renderla funzionante e praticabile.

“Il tempo trascorso inutilmente ha messo in luce l’ozio e l’abitudine di un’incapacità di gestione delle risorse e lo sviluppo delle attività culturali. Ma poi il pirandelliano ‘sentimento del contrario’ scuote l’intelletto comune e popolare e le risa degenerano nell’amarezza quando nella mente riecheggiano le dichiarazioni rese dall’assessore Pelagatti quando affermava, solo pochi giorni fa, che ‘in questi anni si è assistito ad un cambiamento radicale nelle manutenzioni e nelle iniziative a Sant’Anna’.

“Potremmo far notare all’assessore che la strada comunale che porta alla frazione è in pessime condizioni e non è stato effettuato nemmeno il consueto taglio dell’erba, le luci che illuminano l’Ossario sono spente da anni, come non funzionano quelle che dovrebbero dare luce alle stazioni della Via Crucis e il Sacrario necessita di interventi urgenti di manutenzione straordinaria non più rinviabili.

“Forse l’avveduto assessore pensa che la sopportazione, come si dice in matematica, dovrebbe tendere ad infinito. Ma non è così. Non ci interessa di chi sia la colpa, non vogliamo neanche polemizzare sul passato e sulla mancanza di trasparenza perché crediamo nei valori che Sant’Anna incarna e testimonia, ma per favore Pelagatti non ci costringa a fare il contrario. Dobbiamo chiederci: c’è la volontà di terminare i lavori? Ma quando?

“Inoltre chiediamo pubblicamente se, nonostante le reiterate promesse, c’è la volontà di far partire senza più ingiustificati rinvii la Fondazione del parco della pace, che orami attende l’insediamento da oltre quattro anni.

“Intanto, come da più parti si dice, il sindaco ha congelato la nomina del presidente della Fondazione che lui stesso vorrebbe ricoprire se non riuscirà a trovare altre soluzioni che gli possano garantire un tranquillo e stabile futuro politico.”

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