VERSILIA. “Il foglio di via è uno strumento arbitrario che non passa per i normali gradi di giudizio della magistratura ma è una decisione personale del questore. È uno dei tanti retaggi che il nostro ordinamento si porta dietro dal codice fascista. La Corte Europea per i diritti dell’uomo, chiamata più volte a pronunciarsi sulla questione, ne ha evidenziato l’indeterminatezza e la non conformità ai principi del giusto processo”.

Lo scrive l’ Osservatorio su Repressione e Carcere “Daniele Franceschi” a cura del Coordinamento Anticapitalista Versiliese.

“Da tempo questo strumento è usato e abusato per tenere lontani i manifestati da luoghi dove avvengono manifestazioni o presidi. Se questa pratica può essere considerata odiosa quando avviene da un comune distante centinaia di chilometri da dove si risiede. Ci appare ancora più ingiusta, oltre che ridicola, quando viene data a persone che abitano in comuni limitrofi. Quanto è avvenuto, per volontà del dirigente della polizia anticrimine di Lucca Raffaele Gargiulo e del questore Claudio Cracovia, verso tre giovani compagni residenti nei comuni di Massa e Montignoso si lascia basiti. A questi compagni, senza che siano stati condannati per alcun reato, è stato dato il foglio di via dal comune di Forte dei Marmi. Nella città dove girano i mafiosi russi o si fanno saluti romani sul pontile, la questura non trova niente di meglio che ricorrere a questo strumento repressivo. Ai compagni antirazzisti colpiti dal provvedimento, perché protestavano contro la rete anti immigrati, va la nostra piena solidarietà.

Questo provvedimento arriva nei giorni in cui a Lucca è tornata ad infuriare la violenza delle squadracce nere, composte da veri e propri criminali dediti al pestaggio, e la polizia resta impassibile per non dire complice. Si tratta di un segnale inquietante che ci conferma come una nuova stagione di repressione sia alle porte. Tutti gli antifascisti, i sinceri democratici e le persone con spirito critico devono fare sentire la voce del dissenso e tenere alta la vigilanza. Nessuno si farà intimorire da questa azione repressiva o da altre che dovessero seguire. Ancora una volta il potere usa due pesi e due misure: tollerante verso i fascisti da una parte, mentre dall’altra reprime chi si organizza per costruire solidarietà e aggregazione. Abbiamo memoria lunga non abbiamo dimenticato i fatti della Versiliana di alcuni anni fa, dove ai fascisti fu permesso da chi gestiva l’ordine pubblico di aggredire a seggiolate i compagni”.

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