VIAREGGIO. “La dolorosa vicenda balzata purtroppo alla cronaca di questi ultimi giorni, oltre ad aver trascinato nel dolore una famiglia della Versilia, ha chiamato ad una dura prova il personale del 118, il personale delle associazioni del volontariato ed anche, permettetemi, la Direzione Aziendale della Ausl 12 di Viareggio. Senza enfasi e senza remore, devo dire che tutti questi soggetti hanno condiviso dolore, preoccupazione, volontà di comprendere motivi e rimedi, a partire dai due operatori che oggi sono chiamati in prima persona a dare risposte ed assunzione di responsabilità.” Queste le parole di Brunero Baldacchini, direttore generale dell’Ausl 12 Versilia.

“Io, immediatamente, ho personalmente dichiarato che l’evento tragico nasce da una serie di circostanze avverse tutte sfavorevoli, sulle quali è inutile tornare e sulle quali sarà la Magistratura a fare i dovuti riscontri, ho dichiarato a più riprese la indubbia professionalità degli operatori coinvolti ed il fatto che mai avevano dimostrato negligenze, ho sottolineato che il danno effettivo al paziente era da dimostrare con il riscontro autoptico, ho dato atto che la sospensione dal servizio era stata decisa anche nel loro interesse ritenendo tutti improbabile che il servizio potesse essere svolto con tranquillità.

“Ho dovuto anche, però, ammettere – e mi è costato fatica e stress – che un errore grave è stato commesso, come d’altra parte subito hanno fatto anche i due operatori.

“Ebbene, in questo percorso difficile per tanti motivi, leggo oggi su un giornale – uno solo, devo dire – di una nota mai ricevuta, almeno sino ad oggi, ma già in possesso della stampa e inviata dalle organizzazioni sindacali aziendali nella quale, tra l’altro, si dice che ‘le mie dichiarazioni sono apparse affrettate ed indelicate’. Si collega la vicenda alla carenza di personale e si asserisce che avrebbero “preferito che il nostro direttore generale si fosse espresso come uno di noi, sentendosi parte di questa azienda”.

“Ebbene, io mi sono sempre sentito parte di questa azienda ed oggi ancor di più proprio per il percorso svolto in questi ultimi giorni, sono particolarmente vicino agli operatori tutti, non mi nascondo mai dietro qualche cosa o qualche scusa (esempio la carenza del personale) e men che mai lo faccio oggi. Da sempre pratico la massima trasparenza nei miei atti e sento il dovere di trasferire ai cittadini della Versilia la più completa informazione sulle vicende che riguardano la sanità.

“Pertanto se un errore è stato fatto, e se da tale errore può derivare un danno alla salute, io ho l’obbligo di dirlo, anche pubblicamente. Stiano certi i sindacalisti aziendali che lo farò anche qualora l’errore derivasse direttamente da me. D’altra parte io personalmente sento il peso di tale errore anche se compiuto da un dipendente, proprio perché devo rispondere dell’azienda che dirigo.”

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ultimo aggiornamento: 31-08-2013


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