VIAREGGIO. “Le polemiche sulle nomine sono le solite cantilene di chi non ha altro da fare o da dire se non criticare senza avere la minima idea di cosa si sta dicendo. E così si critica la “presidenza” della Società Gaia. Gaia non è una semplice società, ma è un ente che gestisce un bene pubblico: l’acqua. Questo bene pubblico, soprattutto dopo il recente referendum, necessita di essere trattato con attenzione, soprattutto con occhio attento all’utenza”.

A scriverlo è David Zappelli consigliere comunale del Partito Democratico, che replica alla polemica sorta in relazione alle nomine Gaia.

“Gaia s.p.a. serve tutta la Versilia e pure Massa Carrara e ha partite creditizie di notevole spessore, nonché necessita di politiche attente e, forse, pure di un pensiero su quel che potrebbe essere un incameramento di questa società in house e non più come società per azioni (basta vedere il modello Acqua Bene Comune Napoli, per capire di cosa si sta parlando).

Per fare questo serve un uomo o una donna, adatti al ruolo, pronti e preparati, col curriculum degno del ruolo che vanno a rivestire. Per la prima volta la politica sceglie un profilo cui accostare un nome e non viceversa. Le polemiche e le indiscrezioni uscite sulla stampa rappresentano solo alcuni dettagli di un quadro più complesso che si chiama verità.

Chi vede la “sconfitta” di Viareggio vede solo la polemica e non l’interesse collettivo. Per la prima volta si sta cercando di ragionare come un territorio, come una terra unica e non frastagliata nei campanili e sono sicuro che il Sindaco, se mette la preferenza per un nome piuttosto che per un altro guarda all’interesse più alto ovvero il bene della popolazione senza barricarsi dietro alla ”viaregginità”. Probabilmente molti oppositori di questa maggioranza non sanno di cosa si parla e non hanno idea di quale bene è in gioco o non si rendono conto di quanto sia difficile mettere il nome giusto al posto giusto. Credo sarebbe più opportuno dare buona prova di unione dell’opposizione dando il nome del consigliere di indirizzo per la Fondazione Carnevale superando le difficoltà dei vostri gruppi consiliari che pare non trovino tanto facilmente un accordo su un nome… evidentemente è tanto facile parlare…”

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