STAZZEMA. È stato trovato un corpo senza vita, in una cava di marmo dell’Alta Versila, la cava di Borra Larga, sul monte Corchia nei presi di Levigliani.

A scoprire l’uomo morto lo stesso titolare dell’impresa che, attratto da un odore acre in una zona vicino una cisterna d’acqua, è andato a vedere cosa era ed ha trovato un corpo senza vita, decapitato. Il cadavere – età apparente 40 anni – sarebbe precipitato da circa 40 metri, e nella caduta sarebbe rimasto decapitato. Non si tratterebbe di un dipendente né, dall’abbigliamento, di un escursionista. Si ipotizza un ladro, ma sarà l’ispezione del cadavere a stabilire meglio le generalità dell’uomo. Sul posto i carabinieri e il soccorso alpino di Quercata.

A quanto pare sarebbe anche stato compiuto un furto di cavi di fili di rame, tanto che l’impianto elettrico è andato in panne. Lunedì il titolare della cava ha presentato denuncia ai carabinieri ed è dovuta intervenire l’Enel per ripristinare l’energia elettrica. Non è da escludere che l’uomo trovato morto sia stato in compagnia di qualche complice. Accanto al corpo senza vita trovato nella mattinata dal titolare della cava sono stati trovati un guanto da lavoro e dei fili di rame, un altro guanto era sul sentiero da dove è caduto l’uomo trovato dai volontari del soccorso alpino di Querceta intervenuti insieme ai carabinieri dei volontari della Pubblica assistenza di Pontestazzemese.

Il medico legale dopo una prima ispezione sul corpo ha autorizzato la rimozione che si trova all’obitorio dell’ospedale Versilia dove verranno prese le impronte digitali attraverso le quali si può identificare l’uomo. Per adesso non ci sono denunce di scomparsa e i carabinieri stanno verificando nelle province limitrofe se ce ne sono. L’unico indizio che c ‘è è che sia una persona con capelli castano chiari e non  aveva documenti addosso.

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