VIAREGGIO. “Questa mattina ho effettuato un sopralluogo presso il tribunale di Lucca con gli avvocati Carloni – Presidente delle Camere Penali di Lucca – e Garibotti – presidente dell’Ordine degli Avvocati – per verificare lo stato di attuazione degli interventi necessari per poter procedere all’accorpamento della sezione distaccata di Viareggio.” A parlare è la senatrice viareggina del Pd Manuela Granaiola.

“Quello che ho potuto osservare con sgomento è lo scempio architettonico che è stato effettuato nello splendido palazzo di Via Galli Tassi, per il recupero del quale tra l’altro erano state spese somme molto ingenti, come ad esempio la divisione con una parete di cartongesso della bellissima biblioteca o la creazione di miniuffici all’interno dei corridoi del palazzo, sempre mediante utilizzo di cartongesso, cose che hanno falciato le arcate dei soffitti e i disegni delle pavimentazioni.

“Il tutto, secondo quanto affermato dal Presidente del Tribunale Mormino, sarebbe stato avallato dal responsabile della sicurezza del Tribunale e dalla sovrintendenza alle belle arti. Per questo ho chiesto al presidente e al sindaco di Lucca di farmi avere tutta la documentazione, perché mi sembra impossibile che si siano potuti fare certi interventi che oltre a deturpare l’interno di un edificio storico hanno dato luogo ad uffici a dir poco al limite della vivibilità.

“Il presidente Mormino, nonostante si sia dichiarato consapevole dei problemi sorti, è stato irremovibile nel non voler tornare sui suoi passi, in quanto il trasloco era ormai avviato, il Comune di Lucca aveva già stanziato i soldi per accogliere gli uffici – mi riservo di chiedere ufficialmente al termine dei lavori quanto sono costati alla comunità, visto che sono tra l’altro provvisori – e che comunque per legge le nuove cause dovevano essere iscritte nella sede principale del Tribunale dal 13 settembre. A nulla è valso avergli fatto presente che la prossima settimana ben nove tribunali soppressi potranno continuare a vivere per due anni grazie ad un decreto del ministro Cancellieri.

“Pur essendo molto discutibile la scelta dei criteri in base ai quali questo avverrà – più di 180mila abitanti ed una sopravvenienza media annuale di 6.874 affari complessivi – resta indiscutibile il criterio principe per il quale si poteva ottenere la proroga per Viareggio: bastava che chi era deputato a chiederla, ossia il presidente Mormino, lo facesse.

“Comunque continuerò la mia battaglia e mi auguro che i miei colleghi parlamentari facciano lo stesso, a cominciare da un’ulteriore interrogazione urgente al ministro per la verifica dei criteri e dall’esame approfondito della documentazione del responsabile per la sicurezza e del permesso della Sovrintendenza.”

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ultimo aggiornamento: 06-09-2013


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